20th Century Fox vuole farne un nuovo fenomeno young adult. E gli ingredienti per esserlo la saga di Maze Runner ce li ha tutti: ambientazione distopica, giovani protagonisti chiamati ad affrontare un futuro incerto e pericoloso, e quella dose di azione (e dramma) che non guasta mai. Senza dimenticare una quadrilogia letteraria di enorme successo, firmata James Dashner. A fare del franchise l’erede di Hunger Games c’è il regista Wes Ball, che con Maze Runner – Il labirinto ha realizzato il suo primo lungometraggio (ed è pronto per i vari sequel). Best Movie l’ha intervistato in occasione dell’uscita in Digital HD (21 gennaio) e Blu-ray e Dvd del film (29 gennaio: due ore di contenuti speciali).
La sequenza d’apertura è piuttosto d’impatto. Cosa speravi di ottenere da quella scena?
«È una scena che scaraventa il pubblico nel cuore del film, in quell’oscura ascensore. È stata la prima cosa a cui ho pensato quando ho iniziato a lavorare a Maze Runner. Mi piaceva l’idea di accogliere lo spettatore nel buio della sala con quel suono violento, è un modo divertente di inziare un film. La cosa curiosa è che avrei voluto usare più effetti sonori: durante i nostri test screening avevamo inserito più suoni su schermo nero, ma venivano coperti dalle persone che non vedevano l’ora che il film iniziasse».
Come sono andate le audizioni?
«Ho provinato Kaya (Scodelario, ndr), che volevo sin dall’inizio e mi era piaciuta molto in Skins. Così come Will (Puolter, ndr), un villain perfetto con quelle sopraciglia. Dylan (O’Brien), invece, è stato l’ultimo che abbiamo esaminato: sarebbe stato la nostra star, e noi dovevamo essere sicuri di fare la scelta giusta. E Blake (Cooper) mi ha tampinato su Twitter, così gli ho chiesto di inviarmi un video-provino: ha fatto un lavoro fantastico, quello che gli dicevi, lui eseguiva».
Qual è stato il giorno più duro sul set?
«Ce ne sono stati due in realtà. Il primo, quando abbiamo girato la scena in cui Dylan entra nel labirinto per la prima volta. Faceva caldissimo, c’era parecchia umidtà, di quelle che ti si attaccano alle ossa. Il secondo, più dal punto di vista emotivo, è stato l’ultimo giorno di riprese, dove in programma c’era un’importante sequenza di morte. È stato un giorno molto intenso».
E il giorno più divertente?
«Correre per il labirinto mi ha divertito un sacco, abbiamo utilizzato un go-kart elettrico con una telecamera sopra, e lo spingevamo a tutto gas. Ma in generale le riprese in esterno sono state incredibili, c’è un’atmosfera totalmente diversa rispetto a quelle in un teatro di posa. Il sole, il sudore, è tutto vero e ha reso questa esperienza molto speciale».
C’è qualche momento particolare a cui i fan debbano prestare attenzione quando riguarderanno il film in Blu-ray o Dvd? Qualcosa che può essere sfuggito al cinema?
«I fan del libro forse l’avranno notato, ma nella scena finale c’è un cameo di James Dashner, l’autore della saga letteraria. Ma ci sono tante piccole cose, come i nomi scritti sul muro nella radura: alcuni li abbiamo scritti noi stessi, come se avessimo preso parte a un rito di passaggio».
Sotto, i contenuti speciali e il pack del Blu-ray:
- Scene Tagliate
- Il Making of di Maze Runner
- Scritturare Chuck
- Sequenza di gag
- Effetti Visivi
- Ruin – Cortometraggio
- Commento audio di Wes Ball e T.S. Nowlin
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