«Megalopolis non è woke»: Francis Ford Coppola a ruota libera sul suo controverso film
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«Megalopolis non è woke»: Francis Ford Coppola a ruota libera sul suo controverso film

Il regista ha detto di aver voluto prendere le distanze da quella "cultura" e di aver incluso nel cast attori che sono stati "cancellati"

«Megalopolis non è woke»: Francis Ford Coppola a ruota libera sul suo controverso film

Il regista ha detto di aver voluto prendere le distanze da quella "cultura" e di aver incluso nel cast attori che sono stati "cancellati"

francis ford coppola e adam driver in megalopolis

Francis Ford Coppola prova a mettere da parte le polemiche per il trailer con le citazioni inventate che ha creato tanto scandalo… aprendo un altro fronte di polemiche. Il regista ha infatti parlato in termini molto forti di Megalopolis, prendendo le distanze da quella che lui stesso ha definito come una certa “cultura woke” di Hollywood.

Parlando con Rolling Stone, il cineasta responsabile di capolavori come Il Padrino ha infatti detto: «Quello che non volevo accadesse è che fossimo considerati una produzione woke di Hollywood che vuole solo fare la morale agli spettatori». Un riferimento a quella tendenza – presunta o reale, il termine è infatti spesso usato dalla destra alt-right come forma di propaganda – a imbonire storie e cast per andare incontro ad esigenze e sensibilità più attuali.

Per il suo discusso Megalopolis, il film che ha spaccato la critica e il pubblico al Festival di Cannes, Francis Ford Coppola è invece andato dalla parte opposta, includendo nel cast anche attori che sono stati “cancellati”, ovvero messi da parte dopo accuse, scandali o semplici dichiarazioni troppo controverse per alcune produzioni. Attori come Jon Voight e Shia LaBeouf, ad esempio: «Il cast include persone che sono state cancellate ad un certo punto. Ci sono persone arci-conservative e altre che sono estremamente progressiste politicamente. Ma abbiamo lavorato tutti ad un unico film, penso sia interessante questo» ha detto.

Ha parlato poi nello specifico di Shia LaBeouf, accusato di violenza sessuale nel 2021: «Non avevo mai lavorato con lui, ma ha deliberatamente creato tensione estrema tra lui e il regista. Mi ricorda Dennis Hopper, che faceva qualcosa di simile, e poi gli dicevi: ‘Fai quello che vuoi’, partiva e faceva qualcosa di brillante». 

Megalopolis, negli ultimi giorni, è stato travolto da un altro caso: Lionsgate ha diffuso un trailer nel quale erano incluse citazioni da parte di illustri critici contro altri film di Francis Ford Coppola come Il Padrino e Apocalypse Now, ma si trattava di frasi inventate e forse frutto di un lavoro tramite AI. L’etichetta si è scusata, ha ritirato il trailer e preso provvedimenti, ma la vicenda ha creato dibattito tra il pubblico – come faranno queste ultime parole del regista.

Megalopolis uscirà in Italia con Eagle Pictures il 16 ottobre 2024.

Victor Boyko/Getty Images

Fonte: Variety

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