Emergono novità sulla vicenda che ha coinvolto l’attrice Melissa Barrera, interprete di Sam Carpenter in Scream VI e attesa, nel ruolo di protagonista, anche nel settimo capitolo della saga di Ghostface. La star è infatti stata allontanata dal progetto per via di alcune dichiarazioni, fatte sui social, in merito al conflitto tra Israele e Hamas, in cui venivano espressi vicinanza, sostegno e solidarietà al popolo palestinese.
Ora, a distanza di diverse ore dalla notizia, Melissa Barrera ha finalmente rotto il silenzio sul licenziamento, pubblicando una storia su Instagram in cui ribadisce con fermezza la sua posizione:
«Innanzitutto condanno l’antisemitismo e l’islamofobia. Condanno l’odio e il pregiudizio di qualsiasi tipo contro qualsiasi gruppo di persone. Come latina, orgogliosamente messicana, sento la responsabilità di avere una piattaforma che mi concede il privilegio di essere ascoltata e quindi ho cercato di usarla per sensibilizzare sulle questioni che mi stanno a cuore e per prestare la mia voce a chi ne ha bisogno . Ogni persona su questa terra – indipendentemente dalla religione, razza, etnia, genere, orientamento sessuale o status socio-economico – merita pari diritti umani, dignità e, naturalmente, libertà. Credo che un gruppo di persone NON rappresenti la sua leadership e che nessun organo di governo dovrebbe essere al di sopra delle critiche. Prego giorno e notte affinché non ci siano più morti e violenza ma solo una convivenza pacifica. Continuerò a parlare a favore di coloro che ne hanno più bisogno e a sostenere la pace e la sicurezza, i diritti umani e la libertà. Per me il silenzio non è un’opzione».
Per chi si fosse perso la vicenda, ricordiamo che Melissa Barrera aveva pubblicato una storia su Instagram in cui si leggeva: «Gaza al momento è trattata come un campo di concentramento. Mettono tutti all’angolo, senza nessun posto dove andare, senza elettricità e senza acqua. Le persone non hanno imparato niente dalle nostre storie. E proprio come nelle nostre storie, le persone continuano a guardare in silenzio quello che succede. QUESTO È GENOCIDIO E PULIZIA ETNICA». Al post era poi seguito un commento in cui veniva aggiunto: «I media occidentali mostrano solo il lato di Israele. Perché lo facciano, ve lo faccio dedurre da soli».
Parole per cui la produzione ha deciso di troncare la collaborazione con Melissa Barrera, diramando successivamente il seguente comunicato:
«La posizione di Spyglass è inequivocabilmente chiara: abbiamo tolleranza zero nei confronti dell’antisemitismo o dell’incitamento all’odio in qualsiasi forma, compresi i falsi riferimenti al genocidio, alla pulizia etnica, alla distorsione dell’Olocausto o qualsiasi cosa che oltrepassi palesemente il limite dell’incitamento all’odio».
A distanza di qualche ora dal licenziamento della collega, anche l’attrice Jenna Ortega – che nel franchise Scream presta il volto a Tara Carpenter, sorella della protagonista – ha abbandonato la lavorazione del settimo capitolo, sebbene non siano ancora state confermate le motivazioni attraverso un comunicato ufficiale dell’interprete o di un suo portavoce.
Il licenziamento di Melissa Barrera è solo l’ultimo degli episodi che hanno coinvolto diverse star pronunciatesi sul conflitto israelo-palestinese, tra cui Susan Sarandon, abbandonata di recente dalla sua agenzia. Nel caso di Tom Cruise, invece, è stata proprio la sua agente Maha Dakhil a rischiare il posto dopo una dichiarazione pro-palestina, ricevendo il sostegno dell’attore che, stando a quanto riportato da Variety, sarebbe riuscito ad impedire il suo allontanamento presentandosi di persona agli uffici della CAA.
Fonte: Variety
Foto: Getty (Jamie McCarthy)
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