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Michael J. Fox commuove i fan con un nuovo omaggio a Christopher Llyod: «Non è solo un pazzo»

La grande star di Ritorno al Futuro ha speso parole al miele per l'indimenticabile compagno di set

Michael J. Fox commuove i fan con un nuovo omaggio a Christopher Llyod: «Non è solo un pazzo»

La grande star di Ritorno al Futuro ha speso parole al miele per l'indimenticabile compagno di set

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La storia di come Michael J. Fox sia approdato alla saga di Ritorno al Futuro è più che nota: Robert Zemeckis aveva iniziato le riprese con Eric Stoltz nei panni di Marty McFly, poi sostituito in corsa da Fox, che con Christopher Llyod ha così formato non solo un’indimenticabile coppia di personaggi sullo schermo, ma anche un’amicizia lunga una vita.

Dopo la toccante reunion e l’abbraccio di alcuni mesi fa, ora il 61enne è tornato a omaggiare il compagno di set durante un’intervista con Variety Studio durante il Sundance Film Festival. A sorpresa, ha rivelato che l’amicizia tra loro due non è partita davvero prima del terzo film della saga: «Ci sono voluti alcuni film per conoscerlo. Sul set di Ritorno al Futuro III abbiamo legato in una maniera diversa rispetto agli altri. Ho capito quanto amasse recitare. Prima non lo avevo capito». Ha raccontato poi delle lunghe chiacchierate su Shakespeare e il Re Lear, definendo Christopher Llyod come un uomo pieno di sorprese.

«Può parlarti del valore della storia in un film in due secondi e tu lo capisci subito. Noi normali attori dobbiamo pensarci per ore e ore per trovare quell’informazione – ha poi aggiunto – Chris è brillante in questo. Il suo amore per i film e per il mestiere dell’attore… Non è solo un pazzo, è anche un artista».

Un complimento che sicuramente farà piacere all’interprete di Doc Brown in Ritorno al Futuro, sempre prodigo di affetto nei suoi confronti come dimostrato nel corso della ultima reunion. In quell’occasione, i fan si erano commossi anche per lo stato di salute di Michael J. Fox, affetto dal morbo di Parkinson.

La sua malattia è stata ora raccontata nel documentario Still, presentato al Sundance, diretto da Davis Guggenheim e incentrato proprio sulla vita e la carriera di Fox alla luce della diagnosi arrivata all’inizio degli anni ’90. «Si tratta di un film su una vita selvaggia, un’incredibile corsa di su e giù, una star della Hollywood anni ’80 e cosa è successo quando la vita gli ha tirato una palla curva» ha detto il regista.

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Foto: Mike Coppola/Getty Images

Fonte: Variety

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