Sono passati pochi giorni da quando il cortometraggio di Topolino Steamboat Willie è diventato di pubblico dominio, ma il mondo del cinema non ha perso tempo. Già dal 1° gennaio sono comparsi online i primi annunci di prodotti originali con il personaggio di Mickey Mouse, tutti rigorosamente a tinte horror. Tra essi spicca Mickey’s Mouse Trap, un live action che trasforma il topo giocherellone in un violento assassino che tormenta un gruppo di ragazzi in un luna park.
Tutto lecito? Non proprio… A mettere in guardia il regista Jamie Bailey e il suo team ci ha pensato Rhys Frake-Waterfield, la mente dietro Winnie The Pooh: Sangue e miele, il primo horror di questo filone, che reinterpreta in chiave spaventosa il tenero orsetto creato da A.A. Milne e portato sul grande schermo sempre da Walt Disney.
Frake-Waterfield ha ammonito i colleghi riguardo ai rischi di trovarsi fra le mani un personaggio come Topolino. Il regista ha infatti ricordato che non è sufficiente che il personaggio sia libero da copyright per poter realizzare un film, e che anche lui ha dovuto consultare degli avvocati per essere sicuro di non infrangere il diritto d’autore con l’orsetto goloso di miele. Figuriamoci per una mascotte così importante come Mickey Mouse!
Insomma, il regista ha invitato i creatori di Mickey’s Mouse Trap a prepararsi all’eventuale contraccolpo: «Ho notato alcuni aspetti di questi progetti legati a Steamboat Willie che non avrebbero dovuto realizzare. Noi non abbiamo voluto neanche avvicinarci a quel personaggio. Forse pensano che siccome qualcosa è diventato di pubblico dominio, allora puoi inventarti una versione alternativa, metterla sul mercato e tutto finisce bene. Ma per loro le cose diventeranno ben presto abbastanza spaventose ed estremamente costose. Ci sono questioni abbastanza grosse di cui abbiamo dovuto preoccuparci con Winnie the Pooh, e penso che i loro team presto riceveranno delle notizie scioccanti».
Frake-Waterfield ha anche espresso la sua perplessità sulla qualità dei vari progetti horror che stanno emergendo: «Mi chiedo se siano interessati a rendere questi film dei bei film. Se continuiamo a ripetere la stessa formula tutto il tempo, non sarà più un successo. Non sembrano avere lo stesso tipo di lungimiranza che cerchiamo di avere noi. Personalmente, credo che l’unico modo per continuare a fare questi film in maniera sostenibile sia concentrarsi su pochi progetti, quelli che pensiamo siano i migliori, e fare dei prodotti di qualità molto alta».
Terrà fede al suo proposito? Lo scopriremo con il sequel di Winnie the Pooh: Sangue e miele, in uscita quest’anno…
Fonte: IndieWire
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