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Midsommar, Florence Pugh rivela i suoi tormenti per il film di Ari Aster: «Ho abusato di me stessa»

L'attrice ha parlato nel dettaglio degli strascichi che le hanno lasciato le riprese del film del regista del nuovo Beau is Afraid, al cinema dal prossimo 27 aprile

Midsommar, Florence Pugh rivela i suoi tormenti per il film di Ari Aster: «Ho abusato di me stessa»

L'attrice ha parlato nel dettaglio degli strascichi che le hanno lasciato le riprese del film del regista del nuovo Beau is Afraid, al cinema dal prossimo 27 aprile

Florence Pugh Midsommar

L’attrice Florence Pugh, in una recente intervista al podcast Off Menu, ha dichiarato che “sicuramente” ha abusato di se stessa per entrare nel personaggio di Midsommar.

Il film horror diretto da Ari Aster ha visto Pugh impegnata nei panni di Dani, una studentessa americana di psicologia in lutto che crolla psicologicamente. Nel film una coppia (Florence Pugh e Jack Reynor) giunge in Svezia per far visita a un amico che abita in un villaggio di campagna e festeggiare con lui la tradizionale festa di mezza estate. Questa celebrazione, tuttavia, assumerà presto dei contorni disturbanti e inquietanti, legati al culto pagano praticato in quelle zone.

«Quando l’ho fatto, ero così presa da lei e non l’avevo mai fatto prima con nessuno dei miei personaggi – ha detto Pugh ai conduttori del podcast James Acaster e Ed Gamble – Non avevo mai interpretato qualcuno che aveva sofferto così tanto in precedenza, e mi mettevo in situazioni davvero schifose che forse altri attori non avrebbero bisogno di fare, ma immaginavo solo le cose peggiori».

Pugh ha continuato: «Ogni giorno il contenuto diventava più strano e più difficile da realizzare. Mi stavo mettendo in testa cose che stavano peggiorando e diventando più cupe. Penso che alla fine probabilmente, sicuramente, ho abusato di me stessa per ottenere quella performance». Dopo la conclusione di Midsommar, Pugh si è recata immediatamente sul set di Boston di Piccole donne di Greta Gerwig e l’attrice candidata all’Oscar, proprio per quest’ultimo film, a quanto pare sia rimasta sopraffatta dall’emozione durante il passaggio da un film all’altro.

Ha aggiunto Pugh, ricordando in merito: 

“Ricordo di aver guardato [fuori dall’aereo] e di aver percepito un immenso senso di colpa perché mi sentivo come se avessi lasciato [Dani] in quel campo in quello stato [emotivo]. È così strano. Non l’ho mai sentito prima… Ovviamente, è probabilmente una cosa psicologica in cui mi sono addossata un immenso senso di colpa per quello che mi ero stato fatto passare, ma sicuramente mi sentivo come se l’avessi lasciata lì in quel campo per essere maltrattata… quasi come se io: “Ho creato questa persona e poi l’ho lasciata lì per andare a fare un altro film”“.

Qualsiasi abuso che Pugh ha subito durante la realizzazione di Midsommar è stato però rigorosamente autoinflitto, come lei stesa tiene a precisare. Non ha altro che parole d’elogio infatti per il regista Ari Aster, sul quale ha recentemente dichiarato al New York Times che è strano in un modo geniale e pazzo” e un cabarettista nel cuore“. Ha aggiunto: «Una volta che ridi di una cosa, cercherà di farti ridere di tutte le altre cose. Continuerà ad andare avanti e tutti rideranno fino alle lacrime».

«Stavamo girando in un campo molto caldo con tre lingue diverse, quindi non direi che tutto è stato piacevole ha continuato Florence Pugh a proposito della realizzazione del film, per poi concludere – Inoltre, non dovrebbe esserlo. Perché fare un film del genere dovrebbe essere piacevole?».

Midsommar ha ottenuto recensioni entusiastiche per la performance di Pugh e ha incassato poco meno di 50 milioni di dollari al botteghino mondiale. Aster tornerà presto nei cinema con il suo Beau Is Afraid, interpretato da Joaquin Phoenix, in uscita il 27 aprile nei cinema italiani. Il nuovo misterioso film del regista è prodotto da A24 e distribuito da I Wonder Pictures che, in attesa dall’uscita in sala, ha presentato proprio in queste ore il backstage in cui il regista rivela i primi, affascinanti dettagli. Lo trovate qui, di seguito.

Beau ha paura è il film che il genio visionario Ari Aster – già autore di culto dopo Midsommar – Il villaggio dei dannati ed Hereditary – Le radici del male voleva fare da anni: viene descritto dalla distribuzione italiana come “l’odissea di un uomo che attraversa varie stagioni della sua esistenza, tra sfide quotidiane e scenari imprevedibili, in una sorprendente epopea umana. Un viaggio psichedelico e adrenalinico per un’esperienza cinematografica avvincente, totale e immersiva”. Il premio Oscar Joaquin Phoenix (Lei, Joker) è Beau, un uomo ossessionato dai suoi fantasmi che deve affrontare le sue paure più oscure per tornare in un posto da chiamare casa in un’opera che intreccia mistero e humor nero.

Scritto, diretto e prodotto da Ari Aster (a produrre anche Lars Knudsen), Beau ha paura schiera nel cast anche Nathan Lane (vincitore di un Emmy per “Only Murders in the Building” Tv, “The Producers – Una gaia commedia neonazista”), la candidata all’Oscar e al Golden Globe Amy Ryan (“Il ponte delle spie”, “Birdman”,“Gone Baby Gone”), con l’attrice nominata al Golden Globe Parker Posey (la serie tv “The Staircase – Una morte sospetta”, “Café Society”, “Scream 3”, “Superman Returns”, “BladeTrinity”) e la vincitrice di Grammy Patti LuPone (“American Horror Story” Tv, “L’accademia del bene e del male”).

Foto: MovieStills

Fonte: podcast Off Menu (via Variety)

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