Mike Tyson è tornato a parlare del suo incontro con Jake Paul svoltosi nella notte tra il 15 ed il 16 novembre all’AT&T Stadium di Arlington, Texas, main event di una serata interamente dedicata alla boxe trasmessa per la prima volta in diretta streaming in tutto il mondo da Netflix.

Il combattimento, visto da oltre 108 milioni di utenti, ha visto prevalere lo youtuber 27enne ai punti per decisione unanime della giuria, con Tyson ha si è dovuto “accontentare” della borsa di 20 milioni di dollari. Ora, a distanza di qualche settimana, il celeberrimo pugile ha nuovamente commentato l’evento a cui a preso parte non nascondendo di sentirsi abbastanza giù di corda:

«Questo combattimento è stato una grande sfida, l’idea ci ha davvero entusiasmato ed eccitato. E quando è finito.. boom. Mi sento un po’ depresso. Siamo dovuti tornare alla nostra vita di tutti i giorni, tornare a vivere dopo esserci allenati per nove mesi.»

Il 58enne ex campione del mondo dei pesi massimi ha continuato affermando di non ricordare molto del combattimento e della serata in cui questo ha avuto luogo:

«Non ricordo molto l’incontro, mi sento un po’ confuso e no, non ho ei visto l’incontro. Dal primo round in poi ricordo solo che Jake stava facendo una sorta di, non so, un inchino. E questa è l’ultima cosa che ricordo. Pensavo che mi avrebbe colpito, e ho pensato: “Che diavolo sta facendo?” È stato un combattimento vero.»

Mike Tyson ha anche spiegato perché ha deciso di prendere parte all’incontro, con molti fan che hanno rimarcato la sua età, ormai avanzata per un pugile, e le loro preoccupazioni per le condizioni di salute dell’ex campione che recentemente hanno portato al rinvio dell’incontro con Jake Paul:

«Non me lo ricordo. Ma dopo il combattimento il mio corpo era davvero dolorante. Il mio petto, il mio stomaco, avevo male dappertutto. Il giorno dopo mi sono svegliato e ho detto a mia moglie “Perché l’ho fatto?” Non so proprio cosa diavolo stesse succedendo.»

Poco dopo l’incontro, Tyson aveva rilasciato una dichiarazione nella quale sottolineava di essere felice di aver preso parte all’incontro, indipendentemente dal risultato: «Questa è una di quelle situazioni in cui si perde, ma dalla quale si esce vincitori.» Il giorno successivo aveva invece dichiarato:

«Non ho nessun rimpianto per essere tornato sul ring un’ultima volta. A giugno sono quasi morto. Ho avuto otto trasfusioni di sangue. Ho perso metà del mio sangue corporeo e circa undici chili in ospedale e dovuto combattere per tornare abile per l’incontro, e questa è una vittoria. Sapere che i miei figli mi stavano guardando Avere i miei figli mi vedono stare sulle mie gambe e portare a termine otto round con un combattente di talento che ha la metà dei miei anni davanti allo stadio dei Dallas Cowboy gremito di spettatori è un’esperienza che nessun uomo ha il diritto di chiedere. Grazie mille.»

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Foto: Justin Setterfield / Getty Images

Fonte: Unilad