Ministro Galan, "cinema italiano in ripresa ma non abbassiamo la guardia"
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Ministro Galan, “cinema italiano in ripresa ma non abbassiamo la guardia”

Il ministro dei Beni culturali prima della consegna dei David ha parlato della crescita degli incassi, del rifinanziamento del Fus e del tax credit

Ministro Galan, “cinema italiano in ripresa ma non abbassiamo la guardia”

Il ministro dei Beni culturali prima della consegna dei David ha parlato della crescita degli incassi, del rifinanziamento del Fus e del tax credit

«Dopo un periodo incerto finalmente si può parlare di un’ottima ripresa del cinema italiano». Lo ha affermato venerdì il ministro dei Beni culturali, Giancarlo Galan, nel suo intervento al Quirinale alla cerimonia di presentazione dei candidati ai David di Donatello davanti al capo dello Stato, Giorgio Napolitano. «Non vi nascondo che il rinnovo delle agevolazioni fiscali fino al 2013 e il recente rifinanziamento del FUS mi consentono di parlare con maggiore positività, slancio, energia, ottimismo. Tutta quell’energia che spero di trasferire in passi avanti concreti. Stiamo assistendo a un periodo di rinascita sia economica che stilistica del nostro cinema. Un cinema profondamente attento alla quotidianità, alla nostra identità culturale, ai nostri paesaggi e alle nostre usanze». Ha continuato Galan: «Forse mai come adesso la nostra cinematografia ha dimostrato di sapere entusiasmare il pubblico e gli straordinari incassi di alcune opere ne sono il segno. Ci troviamo di fronte a una realtà economica nettamente in risalita. Un miglioramento tangibile che sprona a non abbassare la guardia». Il rinnovo del tax credit, nelle ultime misure del Governo in favore della cultura, «rende permanente uno strumento autenticamente liberale per il sostegno a una delle industrie strategiche per il nostro Paese. Una struttura economica solida dei settori legati al Ministero per i beni e le attività culturali non è un mero obiettivo, ma è molto di più: è uno strumento per assicurare al nostro Paese un adeguato livello di produzione culturale, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, sempre coerente con la storia e la tradizione italiana. Il cinema italiano deve essere, deve tornare a essere il nostro biglietto da visita anche all’estero». (Foto: Getty Images)

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