Più che un film, una favola. Aki Kaurismäki continua a puntare i riflettori sugli outsider della società (da sempre protagonisti delle sue pellicole), lasciando al cinema il compito di stravolgere la realtà (e quindi alla speranza di prendere il posto della disperazione). È a Le Havre, tra case di periferia, vecchi bar, negozietti e i container che affollano il porto, che Marcel Marx (già conosciuto in La vie de bohème; lo interpreta ancora André Wilms), un tempo scrittore ora lustrascarpe che tira a campare come può insieme alla moglie Arletty (le dà volto Kati Outinen, icona kaurismakiana) e al cane Laika, incontra Idrissa, giovane immigrato clandestino sfuggito alla polizia. Deciderà di accoglierlo e aiutarlo ad attraversare la Manica per fuggire a Londra dove lo aspetta la madre (clandestina anche lei), grazie anche alla complicità degli abitanti del quartiere. E proprio quando Arletty deve essere ricoverata in ospedale per un cancro in fase terminale. Ma nei film di Kaurismaki tutto è ammesso: anche i miracoli.
Regia: Aki Kaurismäki
Interpreti: André Wilms, Kati Outinen, Jean-Pierre Darroussin
Trama: Marcel incontra un giovane clandestino africano e lo aiuta a fuggire a Londra.
Genere: drammatico
Durata: 103’
Da vedere perché: per tornare a sperare in un mondo e un’umanità migliori.
Dal 25 novembre
La scheda è pubblicata su Best Movie di novembre a pag. 114
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