Mischa Barton, l’indimenticabile Marissa Cooper del telefilm The O.C., ha rivelato in una recente intervista di soffrire di ansia e depressione a causa dei traumi subiti durante il corso della serie. L’attrice, che aveva appena 17 anni quando ha ottenuto il ruolo, ha attribuito i suoi problemi di salute mentale alla fama improvvisa ad una giovane età e all’invadenza dei fan e dei paparazzi nella sua vita privata.
«Andrò in terapia tutti i giorni per il resto della mia vita – ha raccontato -. Ma tutto ciò che ho dovuto passare, soprattutto quando avevo venti anni, mi ha lasciato dei traumi che non se ne andranno facilmente. Non ero preparata per quel livello di fama, e non è qualcosa che ricercavo. Avrei preferito di gran lunga essere un volto anonimo».
Tra le ingerenze che Mischa Barton ha dovuto sopportare ci sono soprattutto quelle dei paparazzi: l’attrice ha definito la situazione all’epoca “una sorta di Hunger Games” in cui i fotografi “facevano cose assurde”, compreso seguire la sua auto, scalare i muri della sua casa e pagare lo staff dei ristoranti e dei locali per ricevere informazioni. «È stato stalking – ha sentenziato l’attrice -. A un certo punto pensavo di impazzire. Non sapevo più che cosa fare».
Fan e blogger non sono stati più clementi, bersagliandola soprattutto di commenti negativi legati al suo aspetto fisico: «Ciò che facevo non era mai abbastanza. Hanno mostrato il massimo della crudeltà verso il corpo di una giovane ragazza. Era assurdo».
Tra le esperienze traumatiche che Mischa Barton ha dovuto affrontare in quel periodo c’è anche la denuncia al suo ex partner Jon Zacharias, che nel 2017 ha tentato di vendere online dei video che la ritraevano di nascosto. La causa è stata vinta dall’attrice, ma ha lasciato le sue cicatrici: «È stato scioccante capire che al mondo esiste quel tipo di cattiveria. E mi sono chiesta perché proprio a me, cosa avessi fatto per attirarla».
La ex star di The O.C., tuttavia, si dice ottimista per il futuro, citando il caso di Britney Spears, in cui sia il pubblico che il mondo dell’entertainment hanno dimostrato una maggiore apertura e sensibilità verso i temi legati alla salute mentale. «È bello vedere che le persone sono dispiaciute per come è stata trattata Britney a quel tempo. Ora tutti stanno pensando: “Non posso credere a ciò che abbiamo fatto a queste povere donne”».
Fonte: People
Foto: Warner Bros