Mostra del cinema di Venezia 2023, ecco tutti i film dell'80esima edizione: «Non sarà un festival autarchico»
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Mostra del cinema di Venezia 2023, ecco tutti i film dell’80esima edizione: «Non sarà un festival autarchico»

Molti divi e talent non potranno essere al Lido causa sciopero degli attori, ma la Mostra mantiene comunque intatto il programma (eccezion fatta per Challengers di Luca Guadagnino). In Concorso, tra i tanti autori importanti, anche David Fincher con The Killer, Michael Mann con Ferrari e Bradley Cooper con Maestro. Ben sei i film italiani che correranno per il Leone d'oro

Mostra del cinema di Venezia 2023, ecco tutti i film dell’80esima edizione: «Non sarà un festival autarchico»

Molti divi e talent non potranno essere al Lido causa sciopero degli attori, ma la Mostra mantiene comunque intatto il programma (eccezion fatta per Challengers di Luca Guadagnino). In Concorso, tra i tanti autori importanti, anche David Fincher con The Killer, Michael Mann con Ferrari e Bradley Cooper con Maestro. Ben sei i film italiani che correranno per il Leone d'oro

Venezia 80 fotomontaggio film

La Mostra del cinema di Venezia 2023 ha svelato stamattina le carte dell’80esima edizione, con Alberto Barbera chiamato ad annunciare tutti i film che troveremo al Lido di Venezia dal 30 agosto al 9 settembre prossimi. 

Nonostante lo sciopero degli attori che sta imperversando a Hollywood, «non sarà una mostra autarchica», ha voluto precisare Barbera, che ha comunque fatto presente come molti divi e talent non potranno essere presenti, nonostante le distribuzioni abbiano voluto tenere fede all’impegno preso con la Mostra, tenendo comunque i loro film hollywoodiani nel programma. 

https://www.youtube.com/watch?v=4kViuPT0Thk

L’unico “cambio di cavallo” in corsa, a causa di questa situazione che ha sconvolto gli equilibri del cinema mondiale nelle ultime settimane, è dovuto allo switch del film d’apertura, con Comandante di Edoardo De Angelis con Pierfrancesco Favino chiamato a sostituire il momentaneamente dipartito Challengers di Luca Guadagnino con Zendaya, slittato ufficialmente ad aprile 2024. La Sociedad de la Nieve di J.A. Bayona sarà invece, come già annunciato nei giorni scorsi, il film di chiusura.

Leggi anche: Venezia 2023, La sociedad de la nieve di J.A. Bayona sarà il film di chiusura della Mostra

Il Concorso di Venezia 80 si segnala come sorprendentemente ricco e inconsueto, pieno oltretutto di registi per la prima volta nella competizione del Lido. Tra i tanti nomi complessivamente coinvolti spiccano: Bertrand Bonello, Stéphane Brizé, Bradley Cooper con Maestro, Sofia Coppola col suo nuovo Priscilla, David Fincher con il film Netflix The Killer con Michael Fassbender e Tilda Swinton, Ryūsuke Hamaguchi, che torna alla regia dopo il successo di Drive My Car, giunto fino agli Oscar, grazie a Evil Does Not Exist, Yorgos Lanthimos col suo nuovo Poor Things (nel cast Emma Stone, Mark Ruffalo e il solito “prezzemolino” Dafoe), Pablo Larraín con El Conde, apologo vampiresco su Pinochet e Michael Mann col suo Ferrari con Adam Driver.

Molto appetitoso e scoppiettante di nomi di rilievo anche il Fuori Concorso, che schiera, giusto per gradire: Woody Allen con Coup de Chance, il suo ultimo film interamente francese che riporterà il regista newyorkese alle atmosfere di Match Point, Wes Anderson con The Wonderful Story of Henry Sugar, film di 45 minuti per Netflix tratto da Roald Dahl, l’ultima follia del prolifico genio dell’assurdo francese Quentin Dupieux con Daaaaaali!, sul celebre pittore spagnolo, William Friedkin, Liliana Cavani, che verrà insignita del Leone d’oro alla carriera e presenterà il suo film di ritorno L’ordine del tempo, Cédric Kahn, Richard Linklater, Harmony Korine, Roman Polanski, con l’atteso The Palace, e il documentarista americano Frederick Wiseman, che alla sua veneranda età di 93 anni ha girato un documentario di 4 ore in un ristorante stellato parigino.

In Concorso per l’Italia, oltre a Matteo Garrone e Saverio Costanzo, rispettivamente con Io Capitano, sul viaggio di due giovani immigrati senegalesi, e Finalmente l’alba, con Lily James e Willem Dafoe, anche Enea, opera seconda di Pietro Castellitto dopo I predatori, Lubo di Giorgio Diritti e Adagio di Stefano Sollima, chiacchierato ritorno alla regia del regista di Suburra con Pierfrancesco Favino (again!), Toni Servillo, Valerio Mastandrea e Adriano Giannini.

La madrina di questa edizione del Festival, lo ricordiamo, sarà l’attrice sarda Caterina Murino.

Di seguito l’elenco completo dei film annunciati, sezione per sezione.

CONCORSO

  • Comandante di Edoardo De Angelis;
  • Bastarden (The Promised Land) di Nikolaj Arcel;
  • Dogman di Luc Besson;
  • La Bête di Bertrand Bonello;
  • Hors-Saison di Stéphane Brizé;
  • Enea di Pietro Castellitto;
  • Maestro di Bradley Cooper;
  • Priscilla di Sofia Coppola;
  • Finalmente l’Alba di Saverio Costanzo;
  • Lubo di Giorgio Diritti;
  • Origin di Ava Duvernay;
  • The Killer di David Finhcer;
  • Memory di Michelle Franco;
  • Io Capitano di Matteo Garrone;
  • Aku Wa Sonzai Shinai (Evil Does Not Exist) di Ryūsuke Hamaguchi;
  • Zielona Granica (The Green Border) di Agniezska Holland;
  • Die Theorie Von Allem di Timm Kröger;
  • Poor Things di Yorgos Lanthimos;
  • El Conde di Pablo Larraín;
  • Ferrari di Michael Mann;
  • Adagio di Stefano Sollima

FUORI CONCORSO – FICTION

  • Coup de Chance di Woody Allen;
  • The Wonderful Story of Henry Sugar di Wes Anderson;
  • The Penitent di Luca Barbareschi;
  • La Sociedad De La Neve di J.A. Bayona;
  • L’Ordine Del Tempo di Liliana Cavani;
  • Vivants di Alixe Delaporte;
  • Daaaaaali! di Quentin Dupieux;
  • The Caine Mutiny Court-Martial di William Friedkin;
  • Making Of di Cédric Kahn;
  • Aggro Dr1ft di Harmony Korine;
  • Hit Man di Richard Linklater;
  • The Palace di Roman Polanski;
  • Xue Bao (Il Leopardo Delle Nevi) di Pema Tdesen

FUORI CONCORSO – NON FICTION 

  • Amor di Virginia Eleuteri Serpieri
  • Frente a Guernica di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi
  • Hollywoodgate di Ibrahim Nash’at
  • Ryuichi Sakamoto | Opus di Noe Sora
  • Enzo Jannacci Vengo anch’io di Giorgio Verdelli
  • Menus Plaisirs – Les troisgros di Frederick Wiseman

Fuori Concorso – Series

  • D’argent et de sang (ep. 1-12) di Xavier Giannoli e Frédéric Planchon (12 episodi, con protagonista Vincent Lindon)
  • I Know Your Soul (ep. 1-2) di Jasmila Zbanic e Damir Ibrahimovic, con Jasna Đuričić già protagonista di Quo vadis, Aida? di Zbanic”

Proiezione Speciale

    • La parte del Leone: Una storia della Mostra di Baptiste Etchegaray e Giuseppe Bucchi, documentario con materiali d’archivio per celebrare l’80a edizione della Mostra.

SEZIONE ORIZZONTI – LUNGOMETRAGGI CONCORSO

Due i film italiani in concorso ad Orizzonti: il film d’animazione Invelle, primo lungometraggio di Simone Massi, animatore di fiducia della Mostra in epoca Barbera e alle prese con un esordio che ha richiesto una lavorazione lunga e laboriosa, e Una Sterminata Domenica di Alain Parroni. Il primo viene descritto come una meditazione narrativa sul Novecento attraverso tre bambini di tre diverse epoche, mentre il secondo è una storia di nichilismo ambientata nell’estrema periferia romana, «un’esperienza visiva musicale e sensoriale che aspira – ha detto Barbera – a diventare possibile manifesto di una generazione perduta. Credo e spero che se ne parlerà molto».  

  • Oura El Jbel (Behind the Mountains) di Mohammed Ben Attia;
  • El Paraíso di Enrico Maria Artale;
  • A Cielo Abierto di Marianna e Santiago Arriaga;
  • The Red Suitcase di Fidel Devkota;
  • Tatami di Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi;
  • Paradiset Brinner (Paradise Is Burning) di Mika Gustafson;
  • The Featherweight di Robert Kolodny;
  • Invelle di Simone Massi;
  • Tereddüt Çizgisi (Hesitation Wound) di Selman Nacar;
  • Sem Coração (Heartless) di Nara Normande e Tião;
  • Una Sterminata Domenica di Alain Parroni;
  • Ser Ser Salhi (City of Wind) di Lkhagvadulam Purev-Ochir;
  • Magyarázat mindenre di Gábor Reisz;
  • Gasoline Rainbow di Bill e Turner Ross;
  • En Attendant La Nuit di Céline Rouzet;
  • Domakinstvo Za Pocetnici (Housekeeping For Beginners) di Goran Stolevski;
  • Hokage (Shadow Of Fire) di Shinya Tsukamoto;
  • Yurt (Dormitory) di Nehir Tuna

SEZIONE ORIZZONTI – CORTOMETRAGGI CONCORSO

  • Aitana di Marina Alberti;
  • Sea Salt di Leila Basma;
  • A Short Trip di Erenik Beqiri;
  • Et Si Le Soleil Plongeait Dans L’Océan De Nuages di Wissam Charaf;
  • Wander To Wonder di Nina Gatz;
  • The Meatseller di Margherita Giusti;
  • Dive di Aldo Iuliano;
  • Area Boy di Iggy London;
  • Cross My Heart and Hope To Die di Sam Manacsa;
  • Dar Saaye Sarv (All’Ombra Del Cipresso) di Hossein Molayemi;
  • Bogotá Story di Esteban Pedraza;
  • Sentimental Stories di Sandra Popescu;
  • Duan Pian Gushi di Lang WU

SEZIONE ORIZZONTI EXTRA

L’unico film italiano selezionato in questa sezione è Felicità, l’esordio alla regia dell’attrice Micaela Ramazzotti

  • Bota Jonë di Luàna Bajrami;
  • Nazavzhdy-Nazavzhdy di Anna Buryachkova;
  • El Rapto di Daniela Goggi;
  • Day Of The Fight di Jack Huston;
  • In The Land Of Saints And Sinners di Robert Lorenz;
  • Felicità di Micaela Ramazzotti;
  • Pet Shop Boys di Olmo Schnabel;
  • Stolen di Karan Tejpal;
  • L’Homme d’Argile di Anaïs Tellenne

Foto: La Biennale di Venezia

Si ispira al cinema on the road l’immagine del manifesto ufficiale
firmata da Lorenzo Mattotti, autore anche della sigla,
per l’80 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

L’illustratore e autore italiano Lorenzo Mattotti firma per il sesto anno l’immagine del manifesto ufficiale, e per il quinto anno la sigla della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, giunta all’80. edizione (30 agosto – 9 settembre 2023).

L’immagine scelta  per il manifesto dell’80. Mostra «si ispira alla tradizione del cinema on the road  – spiega Lorenzo Mattotti – e vuole in questo modo esprimere sentimenti di libertà, di avventura, di scoperta di nuovi territori. Ho giocato con la grafica – sottolinea  l’autore – per rappresentare mondi nuovi da esplorare attraverso il Cinema. Siamo convinti che ci sia un grande futuro proprio per il Cinema che guarda lontano e si avventura verso nuove strade. Inoltre, quest’anno la Mostra festeggia la sua 80. edizione e abbiamo voluto ricordarlo nel numero che appare sulla targa di un’automobile di fantasia. Naturalmente sono tanti i film che possono essere evocati guardando questa immagine, ad esempio Il sorpasso, Easy Rider o Thelma e Louise. Ciascuno trovi il suo film on the road. È un augurio per il Cinema, che vada lontano e corra verso il futuro. Un futuro fatto di esplorazioni, alla ricerca di nuove frontiere: un Cinema luminoso e colorato».

Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Esordisce alla fine degli anni ‘70 come autore di fumetti e nei primi anni ‘80 fonda con altri disegnatori il gruppo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che, accolto come un evento nel mondo del fumetto, vincerà importanti premi internazionali. Per il cinema, ha collaborato nel 2004 a Eros di Wong Kar-Wai, Soderbergh e Antonioni, curando i segmenti di presentazione di ogni episodio. E’ stato consulente creativo per Pinocchio di Enzo D’Alò. Con Incidenti, Signor Spartaco, Doctor Nefasto, L’uomo alla finestra e molti altri libri fino a Stigmate edito in Italia da Einaudi, il lavoro di Mattotti si è evoluto secondo una costante di grande coerenza. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. Pubblica su quotidiani e riviste come The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Suddeutsche Zeitung, Nouvel Observateur, Corriere della Sera e Repubblica. Per l’infanzia illustra vari libri tra cui Pinocchio e Eugenio che vince nel ’93 il Grand
Prix di Bratislava. Numerose le sue esposizioni personali tra le quali l’antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al FransHals museum di Haarlem ai Musei di Porta Romana. Realizza manifesti, copertine, campagne pubblicitarie ed è suo il manifesto di Cannes 2000 e i manifesti per l’Estate Romana.
Nel maggio 2019 ha presentato con grande successo a Cannes, nelle sezione Un certain regard, il suo primo lungometraggio animato come autore e regista La famosa invasione degli orsi in Sicilia, ispirato alla favola/apologo di Dino Buzzati.

Fonte: La Biennale di Venezia

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