My Lady Jane, tutti gli eventi che hanno ispirato la serie "Anti-Bridgerton"
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My Lady Jane, tutti gli eventi che hanno ispirato la serie “Anti-Bridgerton”

Lo show mescola fantasy e storia reale, regalando alla prima Regina d'Inghilterra un inaspettato happy ending

My Lady Jane, tutti gli eventi che hanno ispirato la serie “Anti-Bridgerton”

Lo show mescola fantasy e storia reale, regalando alla prima Regina d'Inghilterra un inaspettato happy ending

My Lady Jane

Insieme all’antica Roma e i gladiatori di Those About To Die, la novità più gettonata del momento sulla piattaforma Prime Video è un’altra serie in costume, pronta a riportarci indietro fino all’Inghilterra del ‘500. Parliamo ovviamente di My Lady Jane, lo show ideato da Gemma Burgess e ispirato all’omonimo romanzo del 2016 di Jodi Meadows. Immediatamente ribattezzata come serie Anti-Bridgerton, My Lady Jane condivide in effetti con l’amato show di Shonda Rhimes l’idea di riscrivere liberamente il passato. Eppure, qui si sceglie di spingere decisamente sull’acceleratore, mescolando la storia reale con elementi fantasy di pura invenzione.

My Lady Jane si distingue anche per l’attitudine politicamente scorretta, il linguaggio colorito, le scene di sesso e una colonna sonora decisamente poco cinquecentesca, vedi le cover di Rebel Rebel di David Bowie o Tainted Love dei Soft Cell. La vera storia di Lady Jane Grey, prima Regina d’Inghilterra e Irlanda, si mescola così alla fantasiosa ipotesi che nel Regno Unito esistessero Veritiani ed Etiani, esseri in grado di tramutarsi in animali, perseguitati dai legittimi detentori della natura umana. L’ipotesi fa chiaramente il verso allo scontro fratricida fra Cattolici e Protestanti, ma soprattutto la serie Prime sceglie di regalare alla leggendaria Jane quel lieto fine che certo non ha conosciuto in vita.

Figlia di Lady Frances Brandon, a sua volta figlia della principessa Maria Tudor, sorella del Re Enrico VIII, Lady Jane Grey successe al trono d’Inghilterra con suo marito Guilford Dudley dopo la morte di suo cugino Re Edoardo VI. Lo stesso Edoardo aveva designato Jane come prima donna ad ascendere al trono e dunque prima Regina d’Inghilterra e Irlanda. Ma le sorelle di lui, Maria ed Elisabetta Tudor, non potevano certo tollerare questo affronto. Il regno di Lady Jane durò così appena nove giorni, dal 10 al 19 luglio 1553.

Maria I Tudor, figlia di Edoardo VIII e Caterina d’Aragona, detta Maria La cattolica ma anche Maria La sanguinaria, depose la cugina, la quale venne imprigionata con Dudley nella Torre di Londra e quindi decapitata 8 mesi dopo. La Regina Maria, o meglio Bloody Mary, resterà alla storia per la sua spietatezza e per le persecuzioni ordinate contro i Protestanti, catturati e giustiziati in gran numero nel suo vano tentativo di restaurare il Cattolicesimo nel Regno Unito.

Quanto a Lady Jane, la tragica parabola della sua vita e la storia della sua brevissima apparizione sul trono d’Inghilterra ispireranno il teatro e la letteratura inglese fin dal ‘600. Al cinema, venne interpretata da una magnifica Helena Bonham Carter nel film omonimo del 1986, ma anche da Bella Ramsey nella miniserie Becoming Elizabeth del 2022. Ma ora, la nuova serie Prime decide di regalarle un inaspettato happy ending.

E senza procedere con ulteriori spoiler, possiamo dirvi che non solo la nostra Jane, interpretata da Emily Bader, sopravviverà al patibolo, ma scoprirà anche le gioie dell’amore e del sesso, già che il suo matrimonio forzato con Lord Guildford Dudley (Edward Bluemel) si tramuterà qui in una rocambolesca, tormentata e infuocata passione. La nostra Lady viene peraltro rappresentata come una donna oltremodo moderna, indipendente e volitiva, determinata a non prendere ordini da nessun marito.

E voi cosa ne pensate? Avete preferito gli intrighi della terza stagione di Bridgerton o la sfrontatezza della nuova serie Prime? Fateci conoscere le vostre opinioni, come sempre, nei commenti.

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