Le origini del personaggio di Naruto, protagonista dell’omonimo manga di Masashi Kishimoto, sono una parte integrante della sua caratterizzazione, che lo ha reso uno degli eroi più amati del genere shōnen.
Come ricorderanno gli appassionati, il ragazzino inizialmente viene bullizzato e ostracizzato dalla sua comunità perché in lui dimora lo spirito della Volpe a Nove Code, che aveva precedentemente attaccato il Villaggio della Foglia. Nonostante questo, però, Naruto è amichevole, ottimista e determinato a diventare l’Hokage, ossia il leader del suo villaggio. Più avanti nella storia veniamo a scoprire che lo spirito di Kurama, la volpe, è stato sigillato nel suo corpo da suo padre Minato Namikaze, il Quarto Hokage, uno dei ninja più abili di tutti i tempi.
Sapevate però che nelle intenzioni iniziali dell’autore, il padre di Naruto non era Minato ma… Kurama stesso? Nel 1997, Kishimoto ha pubblicato su Akamaru Jump un capitolo one-shot che oggi viene chiamato “Capitolo 0” e che rappresenta la prima incarnazione di quello che poi sarebbe diventato uno degli shōnen più popolari della storia editoriale giapponese.
In questa versione, il protagonista non era ancora un ninja, bensì il vero e proprio figlio della Volpe a Nove Code, un piccolo demone che per proteggere la sua identità assume l’aspetto di un bambino. Dato che suo padre ha attaccato il villaggio ninja, causando morti e distruzione, le altre persone non vogliono avere nulla a che fare con lui. Il solo a lasciarsi intenerire è il capovillaggio, unico sopravvissuto dei nove guerrieri che hanno affrontato la Volpe. Egli decide di prenderlo sotto la sua ala protettiva, sperando di crescerlo in maniera che diventi meno violento e distruttivo del padre. La storia quindi prosegue con Naruto che si finge umano per imparare varie tecniche ninja e farsi degli amici, e soltanto alla fine del capitolo viene mostrata la sua vera forma animale.
Chiaramente, la storia si è modificata in maniera considerevole nel tempo, fino ad arrivare alla versione che conosciamo noi. Ma anche in questo primissimo capitolo, Kishimoto aveva ben chiari alcuni punti fondamentali, come il fatto che, al contrario della Volpe, Naruto avrebbe utilizzato i suoi poteri per il bene e per la giustizia, e non per la distruzione.
Di certo, però, sarebbe stato piuttosto interessante leggere la versione della storia con il protagonista demone. Voi che ne pensate? Diteci la vostra nei commenti!
Fonte: Screen Rant
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