Nastri D’Argento, vince Stand by me di Giuseppe Marco Albano
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Nastri D’Argento, vince Stand by me di Giuseppe Marco Albano

Il cortometraggio ambientato a Matera racconta la morte in chiave ironica

Nastri D’Argento, vince Stand by me di Giuseppe Marco Albano

Il cortometraggio ambientato a Matera racconta la morte in chiave ironica

Ha vinto il Nastro D’Argento Stand by me di Giuseppe Marco Albano, cortometraggio che già ha collezionato circa trenta premi nei più prestigiosi festival italiani e una candidatura ai David di Donatello. Il regista, pugliese di nascita e lucano di adozione, ha scritto la sceneggiatura a quattro mani con Antonio Andrisani, protagonista del corto autoprodotto e distribuito da Basiliciak.

Il corto è una storia grottesca e surreale che racconta in chiave ironica l’ascesa imprenditoriale di un lucano: grazie a un’idea di marketing geniale riesce a mandare in onda su Raiuno uno spot pubblicitario che invita a morire a Matera.

Giuseppe Marco Albano ci svela alcune curiosità in un’intervista:

Come nasce l’idea del corto e perché la scelta di questo tema?
«L’idea di scrivere un corto sulle onoranze funebri mi è venuta guardando Departures, un film giapponese che ha vinto l’Oscar nel 2009. Nel film il protagonista trucca i defunti per lavoro. In Giappone è un vero e proprio rito, e quella del tanatoesteta è una professione. Così, il giornalista Damiano Laterza ha scritto il soggetto, e ho scritto la sceneggiatura insieme ad Antonio Andrisani»

 Il corto affronta il tema della morte con ironia. Perché hai scelto come ambientazione proprio Matera?
«Ho visto un collegamento tra la metafora della morte e la nostra terra quando questi luoghi hanno iniziato a diventare famosi per via dei film biblici ambientati nella zona dei Sassi di Matera: mi riferisco al film di Mel Gibson The Passion, per il quale i ragazzi lucani facevano le comparse per ottanta euro al giorno, ma anche Pasolini con Il vangelo secondo Matteo aveva fatto attribuire alla figura di Gesù la nostra terra»

A quale genere cinematografico ti sei ispirato?
«Il corto è una commedia. Da piccolo ero innamorato dei film di Castellano e Pipolo, e di attori come Renato Pozzetto, Enrico Montesano, Adriano Celentano… Grazie a questo tipo di commedia ho iniziato ad amare il cinema. E amo anche le canzoni melodiche degli anni Sessanta e Settanta, che ho voluto omaggiare nell’intro con la canzone che dà titolo al cortometraggio: Stand by me, appunto»

Guarda il cortometraggio vincitore Stand by me:

Qui le foto della premiazione:

 

 

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