«Alle donne non è concesso»: Natalie Portman si scaglia contro la tecnica più in voga a Hollywood
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«Alle donne non è concesso»: Natalie Portman si scaglia contro la tecnica più in voga a Hollywood

La star di May December ha espresso le sue idee in merito in una recente intervista

«Alle donne non è concesso»: Natalie Portman si scaglia contro la tecnica più in voga a Hollywood

La star di May December ha espresso le sue idee in merito in una recente intervista

Natalie Portman

L’attrice premio Oscar Natalie Portman, premiata con la statuetta dorata per Il cigno nero di Darren Aronofsky nel 2011 e con una carriera che spazia dai franchise di Star Wars e Marvel a ruoli per film più d’autore e sofisticati, tra cui il più recente May December di Todd Haynes, è intervenuta di recente parlando a proposito del cosiddetto “metodo“, una delle pratiche e teniche più amate, apprezzate e in voga nella storia di Hollywood.

Si tratta del cosiddetto method acting, o metodo Stanislavskij, ovvero una serie di tecniche di allenamento utilizzate dagli attori soprattutto in ambito cinematografico ed elaborato a partire dagli anni 30 del Novecento dagli insegnanti del Group Theatre di New York, come Lee Strasberg, Stella Adler e Sanford Meisner.

Il metodo prevede che gli attori si “perdano” completamente nel ruolo che devono interpretare, richiamando emozioni e abitudini del personaggio sulla propria stessa pelle e addirittura nella propria vita di tutti i giorni (assottigliando, di fatto, i confini tra vita e personaggio), e alla sua crescente fama hanno contribuito interpretazioni celeberrime della storia del cinema americano come quelle dei “ribelli” Marlon Brando e James Dean fino ad arrivare alla monumentale performance di Robert De Niro nei panni di Travis Bickle in Taxi Driver di Martin Scorsese (la Nuova Hollywood degli anni ’70 ha senz’altro giocato un ruolo enorme nel consolidarlo presso l’immaginario collettivo).

Ai microfoni del Wall Street Journal Magazine, Portman ha rivelato di non aver mai provato a recitare con il metodo durante la sua carriera e ha anche detto che una tecnica del genere non è qualcosa che molte donne possono permettersi di fare, in quanto attrici.

«Mi sono appassionata molto ai ruoli, ma penso che sia onestamente un lusso che le donne non possono permettersi – ha spiegato Portman – Non penso che i bambini o i partner sarebbero molto comprensivi nei confronti del fatto che mi facessi chiamare da tutti “Jackie Kennedy” tutto il tempo.»

Per entrare nel personaggio de Il cigno nero Portman, che fa riferimento ovviamente alla sua interpretazione in Jackie di Pablo Larraín, era comunque arrivata a ricalibrare duramente la sua dieta, limitandosi a mandorle e carote, come spesso capita ad attori del metodo, ma non ha evidentemente voluto andare oltre.

E voi, che ne pensate delle parole dell’attrice? Fatecelo sapere, come sempre, nei commenti attraverso i nostri canali social.

Foto: Getty (Leon Bennett/Getty Images)  

Fonte: The Wall Street Journal

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