Nathan Fillion scrive una lettera d'amore per The Walking Dead
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Nathan Fillion scrive una lettera d’amore per The Walking Dead

L'attore ringrazia i produttori e tutto il team per avergli regalato uno show così entusiasmante

Nathan Fillion scrive una lettera d’amore per The Walking Dead

L'attore ringrazia i produttori e tutto il team per avergli regalato uno show così entusiasmante

Un vero nerd come Nathan Fillion non poteva che amare la serie The Walking Dead. L’attore si è anzi sbilanciato a tal punto da dichiarare tutta la sua passione incondizionata allo show con una lettera che ha condiviso in occasione della fine della quinta stagione.

Ve ne presentiamo alcuni estratti: «quando guardo la televisione, lo faccio per due ragioni: per svago e per viaggiare. C’è una differenza sostanziale: la prima ragione mi serve a distrarmi, la seconda a sospendere la credulità e trasportarmi nel mondo del “se”. Se una serie non mi fa qualcosa, non torno a vederla la settimana dopo, datemi una storia che mi faccia riflettere su cosa avrei fatto io al posto dei personaggi. Datemi uno show che mi faccia patire per loro, che mi faccia apprendere da loro, che mi faccia crescere e anche perdere. Fatemi vedere la loro esperienza, fatemeli amare e odiare.»

«Quando affondo in un programma, inizio a invitare chiunque a casa, per condividere l’esperienza e l’eccitamento per la nuova puntata. Ci mettiamo davanti alla Tv, stiamo tutti zitti e poi, per i giorni a seguire, non facciamo altro che parlare. E non importa se a volte siamo delusi, se non ci piace: io ringrazio The Walking Dead, il cast e il team di produzione, gli sceneggiatori, i produttori, chi ha fatto il casting, chi si è occupato dei costumi. Vi ringrazio tutti. Chi non avesse visto questa serie, sappiate che non dovete per forza interessarvi all’apocalisse per farvela piacere, non dovete nemmeno pensare a come sopravvivere se la società e la civiltà si fermassero. Non dovete nemmeno pensare a come difendervi dagli zombie: dovete soltanto godere del suo straordinario storytelling».

Fonte: EW

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