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Nella psiche di The Boys: perché la serie è un delirante trattato sul narcisismo patologico

Avete mai sentito parlare di Narcisisti Overt e Covert? Ecco come Patriota e Soldatino rappresentano perfettamente le diverse sfumature di questi disturbi psichiatrici

Nella psiche di The Boys: perché la serie è un delirante trattato sul narcisismo patologico

Avete mai sentito parlare di Narcisisti Overt e Covert? Ecco come Patriota e Soldatino rappresentano perfettamente le diverse sfumature di questi disturbi psichiatrici

The Boys 4

The Boys è una delle serie più dissacranti, sfrontate e politicamente scorrette di questo decennio. Ma il segreto del suo fascino non si nasconde semplicemente nella rilettura iperbolica e grottesca delle più celebri icone nel campo dei cinecomic Marvel e DC. Nel sostrato di queste figure iperrealistiche, infatti, il creatore della serie Eric Kriple, e prima ancora gli autori del fumetto omonimo, Garth Ennis e Darick Robertson, hanno saputo tracciare un’attenta disamina di una serie di profili psicologici decisamente umani, garantendo una inaspettata profondità a quelle che non resteranno mai semplici figure caricaturali, esagerate e intriganti. E a una più attenta analisi, due personaggi in particolare si rivelano la perfetta esemplificazione delle due principali sottocategorie del narcisismo patologico: i narcisisti overt e covert. Stiamo parlando di due figure speculari, destinate a scontrarsi violentemente nella terza stagione della serie in esclusiva su Prime Video: Homelander (Patriota nella versione italiana) e Soldier Boy (Soldatino).

[attenzione, seguono spoiler]

Patriota, o Homelander che dir si voglia, interpretato da Antony Starr, è uno dei personaggi principali di The Boys, leader assoluto dei Sette, il consiglio direttovi dei supereroi Vaught più influenti e idolatrati dal popolo americano. Il personaggio è la perfetta fusione di Superman e Captain America, dei quali condivide poteri e caratteristiche fisiche, privati però di ogni forma di empatia e pietà umana. Patriota si presenta così istantaneamente come un narcisista e un sociopatico, ossessionato dalla propria superiorità, paranoico e manipolatore, mentre nel corso della serie rivelerà anche una personalità fortemente misogina, priva di qualunque forma di coscienza o senso di colpa, tanto da stuprare Becca, la moglie di Billy Butcher, e quindi sottrarle suo figlio, un bambino che considera alla stregua di un oggetto, naturalmente di sua esclusiva proprietà. Il suo romantico interludio con Stormfront (Aya Cash), una Super che si è fatta iniettare il Composto V ai tempi della gioventù hitleriana, rivelerà poi altri interessanti tratti della sua complessa e contorta psiche.

Patriota si rivela in effetti l’emblematica incarnazione del narcisismo covert, una sottocategoria particolarmente insidiosa, proprio perché apparentemente in grado di provare sentimenti come l’ansia, il dolore, l’insicurezza e la disperazione, arrivando a conoscere perfino la depressione, qualora le sue fantasie di dominazione e grandezza non trovino riscontro nella realtà. Nel suo incontro con Stormfront, Patriota si produce così in un fulgido esempio di love bombing. Tipico del narcisismo covert è infatti l’attaccamento emotivo nei confronti di chiunque corrobori la propria immagine di superiorità, salvo dimostrare la più assoluta, improvvisa indifferenza nei confronti dello stesso oggetto del suo amore, quando ormai questi non si riveli più utile alla causa. Con la stessa devastante superficialità, questo tipo di narcisista può fingere sentimenti intensi e profondi e passare rapidamente all’indifferenza o perfino la più efferata crudeltà, già che non è in grado di provare assolutamente nulla per altri esseri umani, fatta naturalmente eccezione per sé stesso. Fondamentale nel narcisismo covert è infatti il bisogno costante di manipolare e usare le altre persone per placare ansie, paranoie e riaffermare il proprio senso di radicale superiorità sul mondo. La differenza sostanziale tra i due principali tipi di narcisismo patologico viene poi rappresentata nella serie The Boys attraverso l’incontro e lo scontro tra Patriota e Soldatino.

Patriota, presentato al pubblico dalla Vaught come un alieno superstite di un altro pianeta, come il Superman creato da Jerry Siegel e Joe Shuster nel 1933 per DC Comics, è stato in realtà creato in laboratorio partendo proprio dal DNA di Soldier Boy, Soldatino. Una volta scoperta la verità, i due non svilupperanno comunque un rapporto padre-figlio. Al contrario, è praticamente ineluttabile che due casi tanto estremi di narcisismo patologico finiscano per giungere allo scontro finale. Entrambi convinti della propria superiorità, non possono che ambire alla totale della distruzione dell’altro. Entrambi disprezzano il resto del mondo, non sono in gradi di provare empatia né comprensione, sono ossessionati dalla dominazione e dal successo. Eppure, le loro personalità presentano alcune differenze essenziali. Soldatino, il primo supereroe americano creato dalla Vaught ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, rappresenta infatti la tipologia di narcisista overt. Rispetto a un covert come Patriota, non necessita la costante ammirazione degli altri, non ha ansie abbandoniche e non è minimamente sensibile né vulnerabile al giudizio altrui, per questo è più apertamente arrogante, sprezzante e manifesta sempre apertamente il suo “sé grandioso”. In comune i nostri due narcisisti doc hanno comunque molte cose, tra cui la capacità di commettere gli atti più efferati senza la benché minima remora né forma di rimorso, già che si ritengono naturalmente superiori a leggi e regole, destinate ai comuni mortali. Eppure, Patriota rappresenta in qualche modo una versione post-moderna di suo padre, meno immune alla nevrosi, ma non per questo meno brutale.

Molti altri personaggi di The Boys, in particolare nella schiera dei Super, rappresentano comunque le varie sfumature psico-patologiche di esseri narcisisti e sociopatici, mostrando il lato più nero dell’America contemporanea e il malcelato senso di superiorità insito nel nazionalismo più violento, xenofobo, razzista e misogino. Una delle molte ragioni che ci fa amare follemente questa serie sempre diretta, esplicita e impietosa, capace di rappresentare anche nella deformazione più grottesca una realtà che parla di noi, e parla al presente.

La quarta stagione di The Boys farà il suo debutto il 13 giugno su Prime Video. Se anche voi la state aspettando con ansia, fatecelo sapere nei commenti!

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