Ottimo il record Emilia Pérez, congratulazioni a The Brutalist e dita incrociate per Isabella Rossellini, ma ai prossimi premi Oscar gli amanti dei gatti non potranno che tifare un solo film. Tra le nomination annunciate nella giornata di ieri, spicca infatti la doppia candidatura ad un film che in Italia non ha avuto una vasta distribuzione, ma è stato acclamato dalla critica e da chi è riuscito a vederlo.
Parliamo di Flow – Un mondo da salvare (il titolo originale è Straume), film d’animazione diretto dal regista Gints Zilbalodis. A suo modo, ha già fatto la storia come primo film lettone candidato all’Oscar e in ben due categorie: non solo Miglior film animato, ma anche Miglior film internazionale – a discapito probabilmente dell’italiano Vermiglio e di qualche altro titolo straniero presente nella long list.
Di cosa parla Flow e perché è perfetto per gli amanti dei gatti? Il protagonista è proprio un micio nero, che si aggira sereno e tranquillo in un mondo in cui l’umanità sembra essere scomparsa. Sullo sfondo, la minaccia del cambiamento climatico che coinvolge anche il peloso personaggio: quando la casa scelta come “tana” viene invasa dall’acqua, si ritrova suo malgrado a condividere una barca a vela con un labrador, un capibara, un lemure e un serpentario.
I pericoli non mancano e il gatto si ritrova a dover fare “squadra” insieme agli altri animali, aiutandosi a vicenda per superare le difficoltà che incontrano. Se siete patiti di videogiochi, Flow ricorda per molti versi titoli indie come Journey e Stray (il cui protagonista è proprio un gatto), ovvero quelle avventure grafiche tanto semplici quanto toccanti, in cui conta più l’emozione suscitata che la profondità del gameplay.
Come i precedenti film di Zilbalodis, Flow è senza dialoghi perché la sua forza sta proprio nel raccontare storie per immagini e non per parole. A renderlo perfetto per gli amanti dei felini è anche un altro dettaglio: nel film, gli animali si comportano effettivamente come animali. Fatto salvo per un paio di momenti leggermente più forzati, infatti, per tutta la durata della storia non li vediamo fare cose “da umani”, come in altri film animati con protagonisti degli animali antropomorfizzati, ma sono semplicemente un gatto, un cane, un capibara e via dicendo che si comportano secondo natura.
Flow dovrà vedersela con Inside Out 2 e altri film ben più grossi, ma dalla sua parte ha una risposta eccezionale da parte della critica e altri premi già portati a casa come il Golden Globe e l’European Film Awards come Miglior film d’animazione e 4 riconoscimenti al Festival internazionale di Annecy. Se non vi abbiamo ancora convinto che sia un titolo imperdibile (la speranza è che torni di nuovo in sala in Italia o sia presto disponibile in streaming), vi lasciamo con la tenerissima reazione del regista e del suo cane alle nomination agli Oscar…
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Foto: Teodora Film
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