Nessuno si salva da solo, Jasmine Trinca: «Tra me e Scamarcio, amore e odio sul set»
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Nessuno si salva da solo, Jasmine Trinca: «Tra me e Scamarcio, amore e odio sul set»

Abbiamo incontrato il regista Sergio Castellitto e gli interpreti principali del suo ultimo film, tratto dal libro della moglie Margaret Mazzantini

Nessuno si salva da solo, Jasmine Trinca: «Tra me e Scamarcio, amore e odio sul set»

Abbiamo incontrato il regista Sergio Castellitto e gli interpreti principali del suo ultimo film, tratto dal libro della moglie Margaret Mazzantini

«A mia moglie devo tutto, è la mia forza e la mia guida. Ha deciso di prendersi cura di me, è una scrittrice eccellente  e mi da i diritti dei suoi libri. Potrei chiedere di più?». È con queste romantiche parole che Sergio Castellitto descrive la moglie Margaret Mazzantini, sceneggiatrice del suo ultimo film, Nessuno si salva da solo (leggi la nostra recensione), tratto dal libro di cui è autrice. Incontriamo il regista e gli attori principali Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca a Milano, nel futuristico Hotel Armani. Nessuno si salva da solo è il terzo film (dopo Non ti muovere e Venuto al mondo) tratto da un libro della moglie e siamo curiosi di sapere come Castellitto sceglie i libri da portare sul grande schermo. «Questa volta è accaduto per caso». Ci dice. «Mi sono ritrovato a sfogliare il libro, dopo 5 anni dalla sua uscita, e sono rimasto affascinato da un passaggio. Ho iniziato a discuterne con Margaret e abbiamo capito che la tematica era ancora molto attuale. Così ha iniziato a scrivere la sceneggiatura e siamo partiti. Poi Riccardo e Jasmine sono entrati a gamba tesa nel film e sono stati fantastici».

Il film è una dichiarazione d’intenti? Un messaggio? «Non so se abbiamo bisogno degli altri che vengano a salvarci da noi stessi, credo però che arrivati a un certo punto della nostra esistenza abbiamo bisogno di chiedere aiuto. In questo film trattiamo tematiche forti, ma non lo facciamo mai in modo patetico. Dovevamo portare in scena un disordine che è sì alimentare, ma anche di vita, e poi c’era il sesso anche questo strettamente collegato al cibo al punto che la scena più erotica è la fuoriuscita di uno sbuffo di crema da un bignè. La crisi economica ha avuto i suoi effetti anche sulle coppie, molte persone angosciate si sono separate, perciò questo è anche un film politico, perché non c’è nulla di più politico della nostra intimità, di come la società metta in gioco qualcosa che invece è molto personale».

Parlando con gli attori capiamo quanto sia stato complesso e totalizzante immedesimarsi nel ruolo. «Sul set siamo arrivati ad amarci e persino a odiarci, questo per dare un’idea di come gli attori finiscano per diventare davvero il personaggio a cui danno volto». Ce lo dice Jasmine Trinca (che sembra una collegiale nel suo maglioncino marrone sopra una gonna al ginocchio), ma il collega Scamarcio sembra perplesso: «Ah sì? Sei arrivata a odiarmi? Mica lo sapevo!» scherza. «Che ci sono stati momenti difficili me ne sono accorto, ma odiarmi addirittura…» e ci regala uno di quei sorrisi sghembi che hanno fatto perdere la testa a milioni di ragazzine ai tempi di Tre metri sopra il cielo. Ma l’umore dell’attore cambia se gli chiediamo delle sue imminenti nozze con la grande attrice Valeria Golino: di questo, non vuole assolutamente parlare.

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