Netflix, è guerra con Cannes: Roma di Alfonso Cuarón soffiato al festival francese
telegram

Netflix, è guerra con Cannes: Roma di Alfonso Cuarón soffiato al festival francese

Secondo indiscrezioni altri cinque titoli potrebbero subire la stessa sorte: ecco tutti i dettagli

Netflix, è guerra con Cannes: Roma di Alfonso Cuarón soffiato al festival francese

Secondo indiscrezioni altri cinque titoli potrebbero subire la stessa sorte: ecco tutti i dettagli

Roma di Alfonso Cuaròn: Netflix soffia il film a Cannes

La contrapposizione tra Netflix e Cannes si arricchisce di nuovi capitoli e altrettanti sviluppi: le ostilità risalgono all’anno scorso, fin dal clamoroso scontro in conferenza stampa tra la posizione pro-sala del presidente di giuria Pedro Almodóvar e quella del giurato Will Smith, a difesa delle piattaforme di streaming on demand.

Le regole di Cannes, principale e più prestigioso festival cinematografico europeo e mondiale, sono chiare: se un film viene presentato in anteprima sulla Croisette, i produttori sono obbligati a far sì che il film abbia un’uscita cinematografica regolare in Francia, dove il festival si svolge. Netflix, essendo un servizio esclusivamente in streaming che quasi mai fa muovere i suoi film fuori dagli Stati Uniti, rispose picche l’anno scorso a questa richiesta pervenuta per i suoi due titoli in concorso – per la prima volta – nell’edizione 2017, Okja di Bong Joon-ho e The Meyerowitz Stories di Noah Baumbach.

Un anno dopo, le parti si sono reciprocamente inasprite: Cannes, attraverso le parole del direttore artistico Thierry Frémaux, ha annunciato nei giorni scorsi che nessun film di Netflix troverà posto in concorso e il colosso in streaming, dal canto suo, si è appena mosso per rispondere adeguatamente per le rime acquisendo Roma, il nuovo atteso film del regista messicano Alfonso Cuarón, e sottraendolo così di fatto a Cannes, dove a quanto pare il film sarebbe già stato destinato con certezza. Progetto a lungo covato dal regista, come spesso gli accade, Roma segue una famiglia borghese nella Città del Messico degli anni ’70 e descrive anche il massacro di Corpus Christi, in cui i dimostranti studenti sono stati uccisi dai soldati messicani.

Altri cinque film, però, potrebbero subire la stessa sorte: si tratta di Norvegia di Paul Greengrass, Hold the Dark di Jeremy Saulnier, The Other Side of the Wind di Orson Welles, ultimo film del regista rimasto incompiuto nel 1975, e il documentario di Morgan Neville, anch’esso legato a Welles, They’ll Love Me When I’m Dead.

E voi, cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti.

Fonte: Vanity Fair

Foto: Getty Images

© RIPRODUZIONE RISERVATA