Sono due le notizie che riguardano la piattaforma streaming Netflix ad aver preso la copertina nelle ultime ore e non per niente potrebbero essere direttamente collegate: la prima è che nel primo quarter del 2022 il servizio ha perso 200.000 abbonati; a suo modo, un piccolo terremoto per Netflix, che non perdeva iscritti da oltre 10 anni e ora si aspetta di perdere altri 2 milioni di utenti nei prossimi 4 mesi.
A pesare è anche lo stop del servizio in Russia a seguito dell’invasione in Ucraina, ma è interessante notare che l’annuncio delle cifre del Q1 è arrivato insieme ad un’altra grossa notizia. Secondo quanto riportato da Variety, il co-CEO di Netflix Reed Hastings ha annunciato che preso verrà lanciato un abbonamento a costo ridotto, ma con pubblicità.
Dopo anni a sostenere la sola iscrizione tramite abbonamento, Netflix sembra quindi pronta a cambiare il proprio approccio e strategia allo streaming, aprendosi a una soluzione diversa come appunto le inserzioni pubblicitarie – che permetterebbero di abbattere molto i costi della piattaforma, già aumentati più volte nel corso degli ultimi anni. Un modo, questo, per contrastare il fatto che ci sono circa 100 milioni di abbonati che condividono la password dell’account senza quindi pagarlo singolarmente.
Hastings ha dichiarato: «Chi ha seguito Netflix sa che sono sempre stato contro la complessità della pubblicità e un grande fan di una sottoscrizione fatta con semplicità. Ma per quanto sia contrario, sono un fan più grande della scelta del consumatore». E aggiunge: «E consentire ai consumatori che vorrebbero avere un prezzo più basso e sono tolleranti alla pubblicità di ottenere ciò che vogliono, ha molto senso».
Attualmente, in Italia, l’abbonamento di Netflix segue 3 fasce di prezzo: il piano base da 7,99 euro al mese consente un solo schermo; quindi il piano standard da 12,99 per due schermi e una visione in HD; infine il piano premium da 17,99 euro al mese per il piano con 4 schermi in qualità HDR/UHD 4K. Al momento, non è stato reso noto quanto potrebbe costare l’abbonamento con le pubblicità, già possibile su piattaforme come HBO Max, Hulu, Paramount+ e a breve anche Disney+.
Il futuro dello streaming, a quanto pare, è un ritorno al passato ed un modello più vicino a quello televisivo, con film e serie tv disponibili ma al “prezzo” di qualche pubblicità nel mezzo. Basterà per recuperare la perdita di abbonati?
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Foto: Ethan Miller/Getty Images
Fonte: Variety
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