Nikolaj Coster-Waldau: «Avevo paura sul set, e gli altri ridevano»
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Nikolaj Coster-Waldau: «Avevo paura sul set, e gli altri ridevano»

L’attore danese che presta il volto all’incestuoso cavaliere Jaime Lannister ne descrive i patimenti, svelandoci la vera natura del personaggio più incompreso della serie

Nikolaj Coster-Waldau: «Avevo paura sul set, e gli altri ridevano»

L’attore danese che presta il volto all’incestuoso cavaliere Jaime Lannister ne descrive i patimenti, svelandoci la vera natura del personaggio più incompreso della serie

Jaime, rampollo della fiera casata dei Lannister, è una delle figure più imperscrutabili di Il Trono di Spade. Guerriero potente, bello e aitante, vanta il soprannome di Sterminatore di Re perché da ragazzo uccise Re Aerys II Targaryen. È anche il personaggio più frainteso della saga, e uno di quelli che patisce di più: durante la terza stagione, assieme alla mano destra, perde la baldanza e la sicurezza di sé, e il suo mondo crolla. Alla fine lo vediamo tornare ad Approdo del Re completamente cambiato, e in cerca di un nuovo equilibrio. Questa consistente evoluzione ha rappresentato una vera sfida artistica per il suo interprete, l’attore danese Nikolaj Coster-Waldau, che ha commentato con noi gli sviluppi più recenti.

Cosa pensi del rapporto tra Jaime e Brienne?
«Lei rappresenta la prima e unica vera relazione che lo Sterminatore di Re ha con un altro essere umano al di fuori della sua famiglia. Prima di conoscerla per lui c’erano solo la sorella Cersei e gli altri Lannister. Jaime ha sempre vissuto in funzione di loro, per proteggerli ed essere leale. L’incontro con Brienne lo cambia profondamente, per la prima volta si affeziona a qualcuno che non sia un parente, tanto da rischiare la vita per salvarlo».

Jaime è uno dei personaggi che affronta le prove più dure. Parlaci del momento più drammatico.
«La scena in cui a Jaime viene mozzata la mano? È stata molto difficile e stressante da girare. L’attore che interpreta Locke, Noah Taylor, è l’uomo più buono del mondo, ma in quell’occasione faceva davvero paura. La sua violenza mi spaventava a morte, inoltre la sera in cui è stata girata quella scena io stavo male, il che ha reso tutto più credibile. Mi sono anche ferito, perché sebbene quella utilizzata per mozzarmi la mano fosse una lama finta, mi faceva comunque male quando mi colpiva il polso».

Ricordi qualche altra scena dal set un po’ più divertente?
«Non per me. Però Gwendoline Christie, che interpreta Brienne, rideva come una matta durante le riprese della scena in cui Locke mi prende a calci nello stomaco dopo che sono caduto da cavallo. L’abbiamo ripetuta varie volte, e mentre io rotolavo nel fango – e sbagliando la mira Noah mi ha quasi incrinato una costola – Gwen si spanciava».

Immagino ci sia stato molto meno da ridere quando avete visto le Nozze rosse.
«Sì, io sono rimasto di stucco. La puntata in questione è stata una delle più laboriose, e quella scena così violenta e sconvolgente era importantissima ai fini della storia. Ci sono alcune differenze tra libro e adattamento, ma ho trovato la versione televisiva straordinaria. Anche se faccio parte della serie spesso mi ritrovo a stupirmi di quello che la produzione riesce a realizzare, nonostante sappia che ha a disposizione un buon budget. Avere la disponibilità economica non basta, per creare una sequenza di tale impatto serviva molto altro: una sceneggiatura eccezionale e un grande regista, David Nutter». […]

 

(Foto di: Getty Images)

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