Con l’avvicinarsi delle nomination ufficiali per i 97° premi Oscar in programma il 3 marzo 2025, in Italia ci siamo fatti prendere dal facile (facilissimo) entusiasmo a causa di un dettaglio riportato in alcuni documenti condivisi dall’Academy che gestisce i riconoscimenti. In queste ore è circolata la notizia che C’è ancora domani di Paola Cortellesi sarebbe in lizza addirittura per una possibile candidatura come Miglior film, ma le cose non stanno proprio così.
Per cominciare, si parla di due documenti distinti: il primo riguarda i film eleggibili per i prossimi premi Oscar e conta 323 titoli, il secondo invece quello per i 207 film eleggibili a Best Picture. Non c’è nessuna valutazione di merito da parte dei membri dell’Academy, ma si tratta solo di un passaggio tecnico: questi sono i film che rispettano i criteri per poter essere considerati, criteri che comprendono ad esempio essere stati proiettati al cinema in alcune grandi città degli Stati uniti per almeno 7 giorni.
Altri criteri per poter essere considerati come Miglior film riguardano i già controversi nuovi standard di rappresentazione e inclusività, ma rispetto alla notizia principale – ovvero C’è ancora domani di Paola Cortellesi in “lizza per gli Oscar” – siamo già un passo oltre perché il titolo inglese del film (There’s still tomorrow) in realtà non compare nella lista dei 207 film eleggibili – consultabile QUI. È inserito nell’altro documento, quello con i reminder sui film generalmente ammissibili – come potete verificare a QUESTO LINK.
C’è ancora domani, quindi, potrebbe tecnicamente essere considerato per altre categorie (nello specifico: Miglior regia, sceneggiatura e attrice protagonista) perché iscritto dalla casa di distribuzione americana Greenwich Entertainment, ma non per il Miglior Film. Sulla questione si è espressa anche la diretta interessata Paola Cortellesi, parlando con Ansa: «Sono grata a Greenwich Entertainment, distributore americano del film, per aver creduto in C’è ancora domani e averlo presentato tra i film eleggibili agli Oscar. Ora, chiariamoci: in questo campionato Usa, le probabilità che C’è ancora domani entri nelle cinquine degli Academy Awards sono pari, direi, alla vita di un gatto in tangenziale, a Roma, nell’anno del Giubileo, ma è comunque una soddisfazione anche solo essere stati ammessi all’interno di questa selezione di film distribuiti nelle sale americane. Ora direi invece di concentrarci a fare tutti un gran tifo per il meritevole candidato del nostro Paese, lo splendido Vermiglio di Maura Delpero».
Come detto a settembre, in occasione dell’annuncio ufficiale di Vermiglio di Maura Delpero selezionato come proposta italiana per la categoria Miglior film internazionale, C’è ancora domani non è stato proposto quest’anno all’Academy per un problema di tempistiche nella distribuzione del film. Secondo quanto stabilito dall’ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali), i film proposti dovevano essere stati distribuiti in Italia (o in un altro Paese) in una data compresa tra il 1° novembre 2023 e il 30 ottobre 2024. C’è ancora domani è stato però considerato sull’annata precedente, prima dell’uscita in sala, ma in quell’occasione è stato scelto Io capitano di Matteo Garrone.
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