Utile o pericoloso? Ispirato o semplicemente folle? Nel corso degli anni è rimasto sempre acceso il dibattito sul Method Acting, detto “il Metodo”, una tecnica di recitazione usata soprattutto nel mondo cinematografico, che incoraggia l’attore a “perdersi” nel personaggio, fino ad abitare completamente la sua esistenza per tutta la preparazione o la durata delle riprese. Tra gli attori che per esempio hanno svelato di farne uso ci sono Jeremy Strong, Andrew Garfield e Lady Gaga, ma la questione resta aperta, con molti altri professionisti che lo considerano pretenzioso, dannoso, addirittura “come una ‘malattia”.
Ai microfoni di un podcast di Variety, Adam Brody ha detto la sua, prendendo spunto dal suo nuovo film River Wild, una reinterpretazione del classico del 1994 con Meryl Streep, Kevin Bacon e David Strathairn. Nella pellicola, Brody recita con Leighton Meester, con cui nella realtà è sposato da vent’anni e ha due bambini. Le scene che i due hanno condiviso sul set sono talvolta così violente e spaventose che viene spontaneo chiedersi come mai i coniugi abbiano accettato questi ruoli.
Fortunatamente, Brody non fa uso del Metodo. «Mi sembra dannatamente noioso, più che altro» ha dichiarato al podcast “Just for Variety”. «Noioso all’inverosimile, ma tanto di cappello a chi ce la fa. E anche a chi non riguarda mai la propria performance, al Metodo… Non saprei, è un difetto se riesco a uscire dal personaggio così velocemente? Chissà. Ma per me è meglio così. E comunque sembra profondamente scomodo e noioso».
L’attore ha inoltre rivelato una serie di ruoli famosi per cui ha fatto l’audizione, ma che in ultimo sono andati ad altri colleghi. Uno di quelli che ancora “bruciano” è nientemeno che un personaggio Marvel: Peter Quill/Star-Lord nel franchise di Guardiani della Galassia. «Ci tenevo davvero a quel ruolo», ha ammesso Adam Brody, prima di aggiungere che Chris Pratt tuttavia è stato la scelta migliore. «È più grosso e forte di me, mi è davvero piaciuto».
Fonte: Variety
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