Non ci crederete, ma in un aspetto i vampiri di Twilight battono persino Nosferatu
telegram

Non ci crederete, ma in un aspetto i vampiri di Twilight battono persino Nosferatu

Il confronto tra gli scintillanti vampiri di Stephanie Meyer e il famigerato Conte Orlok potrebbe non essere così impietoso

Non ci crederete, ma in un aspetto i vampiri di Twilight battono persino Nosferatu

Il confronto tra gli scintillanti vampiri di Stephanie Meyer e il famigerato Conte Orlok potrebbe non essere così impietoso

due frame di Twilight e di Nosferatu

La figura del vampiro si è affermata sul grande schermo fin dagli albori della settima arte, trovando il suo primo grande rappresentante nel Conte Orlok del mitico Nosferatu del 1922, passando per l’iconico Dracula di Bram Stoker diretto da Francis Ford Coppola, fino al nuovo millennio con la saga di Twilight che ha lanciato le stelle di Robert Pattinson e Kristen Stewart.

Se il vampiro di Nosferatu, il cui rifacimento firmato Robert Eggers si appresta ad arrivare nei cinema italiani nelle prossime ore, al netto dei suoi poteri, era presentato come un essere ripugnante e spaventoso, la versione del nuovo millennio proposta dall’Edward Cullen di Twilight sembrava essere stata privata quasi del tutto della sua componente orrorifica. Tuttavia, sembra proprio che le creature della saga tratta dai libri di Stephenie Meyer siano molto più aderenti agli standard fissati da Dracula rispetto a quanto non sia il Conte Orlok di Nosferatu.

Molte della caratteristiche più note e canoniche che oggi associamo ai vampiri sono state proposte per la prima volta a fine XIX secolo da Bram Stoker proprio nel romanzo di Dracula. Descritti nel folkolore popolare come “simili a cadaveri ambulanti”, il mitico vampiro transilvano viene dotato di un fascino seduttivo che infonde nella storia un insidioso elemento sessuale. Inoltre, fa il suo esordio assoluto il vampirismo visto come condizione trasmissibile alle vittime della creatura, metafora della paura delle epidemie che hanno flagellato l’Europa nel XIX secolo.

Insomma, Dracula ha definito gli standard del vampiro moderno dotato di fascino, carisma e una vasta gamma di poteri e abilità, che comprendono il potersi trasformare in creature notturne, una forza fisica notevolmente sopra la media, e la capacità di influenzare, se non controllare, la mente altrui. Inoltre, Dracula può muoversi alla luce del sole, la cui influenza può tuttavia limitarne in parte i poteri. In realtà, il sole viene introdotto come un elemento letale per i vampiri solo nel successivo Nosferatu del 1922, con il Conte Orlok che vede la propria fine a causa della luce dell’alba.

Alla luce di queste considerazioni è quindi comprensibile come i vampiri di Twilight siano molto più vicini alla figura di Dracula che a quella del Conte Orlok. Edward Cullen e compagnia mostrano infatti grandissima parte di tutte le abilità soprannaturali introdotte nel romanzo di Stoker. Essi non vivono la luce del sole come un impedimento, anche se questo li porta curiosamente a “scintillare” e quindi a passare difficilmente inosservati. A parte questo, rimangono tuttavia ammantati di un’aura di fascino e sex appeal, seppur declinata in salsa teen.

Intanto vi ricordiamo che Nosferatu di Robert Eggers è atteso nei cinema italiani a partire dal 1° gennaio 2025.

Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!

Leggi anche: Nosferatu, dimenticate ciò che sapete sui vampiri: il film stravolgerà la loro caratteristica più famosa

Foto: MovieStillsDB

Fonte: ComicBook

© RIPRODUZIONE RISERVATA