Non ci crederete, ma in un aspetto La signora in giallo è più brutale di Resident Evil
telegram

Non ci crederete, ma in un aspetto La signora in giallo è più brutale di Resident Evil

Le avventure investigative di Jessica Fletcher sono riuscite a superare anche uno dei franchise horror più efferati di sempre

Non ci crederete, ma in un aspetto La signora in giallo è più brutale di Resident Evil

Le avventure investigative di Jessica Fletcher sono riuscite a superare anche uno dei franchise horror più efferati di sempre

un frame de la signora in giallo e di Resident Evil 3

Come ben sanno tutti i fan del La signora in giallo, l’acclamata serie Tv che ha lanciato Angela Lansbury nel ruolo dell’amata scrittrice di libri gialli e detective dilettante Jessica Fletcher, la sua protagonista è spesso e volentieri impegnata a risolvere intricati casi di omicidio nella città fittizia di Cabot Cove, Maine, dove lei stessa risiede.

Fin dal suo debutto avvenuto nel 1984 La signora in giallo ha ottenuto uno straordinario successo affermandosi come uno degli show televisivi di maggior successo nonché più longevi di sempre. Nel nostro Paese la serie è arrivata quattro anni più tardi diventando poi un appuntamento imperdibile del palinsesto televisivo. Tuttavia col passare degli anni i fan hanno iniziato a notare un fattore che ad oggi è diventato una delle caratteristiche più note e discusse della serie.

Nonostante la popolazione di Cabot Cove si attesti sui 3.560 abitanti, alla termine della serie la città presenta un tasso di omicidi impressionante che la rende la più pericolosa tra le cittadine fittizie quelle apparse sul piccolo e sul grande schermo. Secondo il The New York Times quasi il 2% dei residenti di Cabot Cove è è stato infatti assassinato nel corso della serie, per non parlare dei visitatori venuti da fuori città le cui morti non rientrano in questa statistica. Il Daily Mail ha inoltre calcolato che il tasso d’omicidi di Cabot Cove sarebbe addirittura superiore a quelli di un piccolo stato come l’Honduras.

La cittadina di Jessica Fletcher presenta insomma un tasso di omicidi paragonabile a quello di altre grandi città come New York, e sembra inoltre superare altre ben note città fittizie apparse in vari media. A sorpresa Cabot Cove supera infatti altre città tristemente note come Raccoon City, teatro degli eventi di Resident Evil, il cui tasso di omicidi è sempre rientrato nella media prima che il T-Virus fosse liberato tramutato la stragrande maggioranza della popolazione in morti viventi e altre mostruosità. Seppur invasa da orrori di ogni sorta, Raccoon City ha tuttavia avuto vita breve ed è stata rasa al suolo con un ordigno atomico poche ore dopo la diffusione del virus.

Al contrario, un’altra cittadina fittizia presenta una tradizione di orrori lunga quasi tre secoli. Derry, teatro degli eventi di IT di Stephen King e anch’essa situata nei Maine, presenta statistiche potenzialmente anche più gravi a fonte della sua popolazione di circa 40.000 abitanti. La quantità di crimini violenti registrata è infatti sei volte superiore a qualunque altra città americana delle stesse dimensioni. Il tasso di omicidi veri e proprio è tuttavia diluito in un’ampia gamma di atti efferati che toccano il loro picco massimo ogni 27 anni in concomitanza col risveglio della malevola entità che vive nel sottosuolo della città. Insomma, nonostante si tratti di una cittadina molto più incline alla violenza di altre, nemmeno Derry riesce a eguagliare in proporzione il tasso di omicidi della ben più piccola Cabot Cove.

Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!

Leggi anche: La signora in giallo, scelta l’erede di Angela Lansbury? Ed è una star premio Oscar

Foto: CBS / Capcom

Fonte: The New York Times / Daily Mail

© RIPRODUZIONE RISERVATA