C’era anche Bryan Cranston sul palco di Times Square durante la manifestazione organizzata dal sindacato SAG-AFTRA, in sciopero ormai da diversi giorni. L’attore di Breaking Bad ha tenuto un feroce e sentito discorso nel quale ha puntato il dito contro gli studios e il ricorso alle intelligenze artificiali.
Se l’è presa soprattutto con Bob Iger, CEO di Disney, molto sotto pressione in questi giorni: «Abbiamo un messaggio per lui – ha detto dal palco dell’evento Rock the City for a Fair Contract -. So che guarda le cose attraverso una lente diversa. Non ci aspettiamo che capisca chi siamo. Ma chiediamo di essere ascoltati e di ascoltarci bene quando diciamo che non permetteremo che i nostri lavori ci vengano tolti per essere affidati ai robot!».
Una frase molto forte e a suo modo bizzarra, ma fa riferimento ad uno dei punti critici dello sciopero di attori e sceneggiatori: è emerso che gli studios vorrebbero garantirsi le immagini e l’aspetto degli attori minori (come le comparse) per poterle poi riutilizzare in futuro senza dover più pagare loro nulla. Gli sceneggiatori invece protestano per l’uso delle intelligenze artificiali in campo cinematografico e televisivo e da qui la protesta.
«Non vi permetteremo di levarci il diritto a lavorare e guadagnare decentemente. E come ultima cosa, la più importante, non vi permetteremo di portarci via la nostra dignità! – ha gridato dal palco Bryan Cranston, seguito da un’ovazione della folla -. Siamo uniti, fino alla fine». Il problema chiaramente non riguarda gli attori come lui, i cosiddetti A-List, ma il SAG-AFTRA conta 160.000 interpreti, molti dei quali sottopagati rispetto agli standard.
Secondo Cranston, le cui parole ricordano quelle pronunciate pochi giorni fa anche da John Cusack, l’industria è cambiata in questi 10 anni. Nonostante questo, bisogna lottare con le unghie e con i denti per restare attaccati ad un modello economico ormai fuori moda e datato: «Vogliono portarci indietro nel tempo. Non glielo permetteremo».
Alla stessa manifestazione hanno partecipato diverse grandi star come Brendan Fraser, Jessica Chastain, Matt Bomer, Chloë Grace Moretz, Corey Stoll, Steve Buscemi e tantissimi altri. Lo sciopero sta già causando ritardi e sospensioni nelle più grandi produzioni e, se non verrà risolto, rischia di creare uno stallo importante nel mondo del cinema, con ripercussioni a catena su tutti i settori collegati.
Foto: NDZ/Star Max/GC Images
Fonte: Variety
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