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«Non è il modo di fare film», James Cameron spara a zero sui cinecomic Marvel e DC

Il regista di Avatar, atteso in sala col primo sequel dopo 13 anni, spiega in cosa sbagliano i grandi film del MCU e DCEU

«Non è il modo di fare film», James Cameron spara a zero sui cinecomic Marvel e DC

Il regista di Avatar, atteso in sala col primo sequel dopo 13 anni, spiega in cosa sbagliano i grandi film del MCU e DCEU

james cameron marvel dc

James Cameron non è impressionato dai cinecomic Marvel e DC. Il regista di Avatar, atteso al cinema dal 16 dicembre con il secondo capitolo La Via dell’Acqua, è tornato a criticare i tanto popolari film che hanno sbancato il botteghino negli ultimi 13 anni, puntando il dito soprattutto contro un particolare aspetto.

Non è la prima volta che Cameron dice la sua sui cinecomic e anche in precedenza non aveva espresso un giudizio esattamente positivo. A dicembre 2021, parlando di Dune di Dennis Villeneuve, aveva dichiarato: «La cosa che mi ha colpito di Dune è che è veramente epico. Quando uso questa parola, la intendo in un senso specifico, come in un film di David Lean [regista premio Oscar per Il ponte sul fiume Kwai e Lawrence D’Arabia] o per estensione ai film del Signore degli Anelli […] Ma quando penso a film che hanno all’interno eventi epici, diciamo come i film del Marvel Universe dove vengono distrutte città e via dicendo, non sono epici per me».

Ora, un nuovo “attacco”. Durante un’intervista al The New York Times in compagnia delle star di Avatar 2 Sam Worthington, Zoe Saldaña e Sigourney Weaver, è entrato nel merito del sequel e della storia dei suoi personaggi, cresciuti rispetto al primo film. «Zoe e Sam ora interpretano dei genitori, 15 anni dopo – ha detto, riepilogando alcuni dei momenti più “sconsiderati” visti nel primo Avatar – Quando sei genitore, non ragioni in quel modo. Io, padre di cinque figli, penso: ‘Cosa succede a questi personaggi quando maturano e capiscono che hanno responsabilità che vanno oltre la loro sola sopravvivenza?».

Da qui il paragone con i cinecomic di Iron Man, Batman e compagnia: «Quando guardo questi film spettacolari, e sto pensando a voi Marvel e DC, non importa quanto siano adulti i personaggi, si comportano come se fossero al college». Cameron ha poi aggiunto: «Hanno relazioni, ma anche no. Non appendono i loro speroni per i figli. Ciò che davvero ci ancora e ci dà potere, amore e uno scopo? Questi personaggi non fanno queste esperienze e non penso sia questo il modo di fare film».

Un approccio drammaturgico legittimo, quello di James Cameron, che tuttavia molti fan contesteranno. Anche pensando però al rapporto che hanno certi personaggi coi loro figli – come Iron Man o Ant-Man – è indubbio che spesso gli eroi partono verso la battaglia proprio perché convinti così di difenderli e garantire loro un futuro migliore. Un punto di vista “genitoriale” diverso da quello più prudente sostenuto dal regista di Avatar.

Cosa ne pensate? Siete d’accordo col cineasta sulla critica ai film Marvel e DC? Fatecelo sapere nei commenti.

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Foto: ROBYN BECK/AFP via Getty Images – Marvel Studios – Warner Bros.

FONTE: The New York Times

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