Era da qualche tempo che la polemica e faida tra Martin Scorsese e il mondo dei cinecomic non tornava in auge: lo fa ora grazie alle recenti parole di una delle principali star (se così si possono chiamare, Tarantino docet) dell’universo Marvel, ovvero Chris Hemsworth.

L’interprete di Thor ne ha parlato durante un’intervista al magazine GQ, in occasione dell’uscita su Netflix il 16 giugno 2023 del suo secondo film nei panni di Tyler Rake (Extraction). Pur consapevole che il quarto capitolo nei panni del Dio del Tuono – Thor: Love and Thunder – non è stato accolto esattamente in maniera stellare, ha difeso la sua categoria dagli attacchi dei due leggendari cineasti.

Il parere di Scorsese è ormai noto: per il regista di Taxi Driver i film Marvel sono l’equivalente di un giro di giostra e difficilmente possono essere considerati vero cinema; una tesi sostenuta nel corso degli anni, smussata in una lunga lettera poi ripresa da numerose altre star. C’è chi si è esposto per lui, o quantomeno per ribadire che è libero di avere un’opinione, come Kumail Nanjiani di Eternals, e chi invece lo ha contestato, come Tom Holland.

Nel frattempo, Quentin Tarantino ha affrontato la questione da un altro punto di vista: ribadendo che non dirigerebbe mai un film Marvel, se non ad una sola precisa condizione. Il regista di Pulp Fiction e Django Unchained ha dichiarato che gli attori e le attrici dell’MCU non possono essere considerate vere star. Parole che hanno attirato anche in questo caso numerose critiche, tra le quali spiccano quelle di Samuel L. Jackson e Robert Downey Jr.

Alla lista ora va aggiunto anche il contrattacco di Chris Hemsworth, che ha sintetizzato così tutto quello che è stato detto dai due più celebri oppositori dei cinecomic:

È super deprimente sentire certe cose. Sono due eroi con i quali non lavorerò mai. Immagino che non siano dei miei fan. 

Subito dopo, è sceso nel dettaglio, dicendosi grato di aver partecipato a qualcosa che ha tenuto o riportato le persone al cinema:

Se quei film andassero o meno a scapito di altri film, non lo so. Non mi piace quando iniziamo a guardarci male l’un l’altro, quando c’è così tanta fragilità nel business e in questo spazio. Lo dico non tanto ai registi che hanno fatto quei commenti, che sono tutti tra l’altro ancora i miei eroi, e andrei a lavorare con ognuno di loro in un batter d’occhio. Ma lo dico più per l’opinione più ampia su questo argomento. Non credo che nessuno di noi abbia la risposta, ma ci stiamo provando.

Come detto, la star Marvel è comunque consapevole che non tutti i film di questo universo sono riusciti o sono stati accolti bene. Compreso il suo ultimo Thor diretto da Taika Waititi:

Penso che ci siamo divertiti troppo. È diventato troppo sciocco. È difficile stare al centro e avere la giusta prospettiva. Adoro il processo, è sempre una bella corsa. Ma non si sa mai come le persone risponderanno.

I peggiori critici, ha aggiunto, sono stati gli amici dei figli, bambini di otto anni molto duri nel commentare la troppa ironia di Love and Thunder e gli effetti speciali non esattamente al top. Nonostante questo, e il fatto che al momento non è ancora certo che rivedremo Chris Hemsworth nell’MCU, per l’attore è stata una bella esperienza:

Adoro il fatto che siamo riusciti a fare cose molto diverse lungo il percorso. Thor 1 e 2 erano una cosa a parte. Il 3 e il 4 erano molto diversi. E poi c’è anche Avengers con il Thor Lebowski, quello di Infinity War, è dovuto a diversi registi e al mio bisogno di fare cose diverse.

Cosa ne pensate delle sue parole? Siete d’accordo con lui? Diteci la vostra nei commenti.

Foto: Marvel – Getty Images

Fonte: GQ