Il suo piccolo film prodotto dalla Pumpkin Productions è diventato un caso non appena ha trovato la strada del Festival di Venezia. Presentato fuori concorso al kermesse del lido Non pensarci dell’emiliano Gianni Zanasi ha subito conquistato schiere di pubblico e critica. Scanzonato e divertente il film racconta la storia di Stefano (Valerio Mastandrea), piccola star del punk rock indipendente che, ormai trentaseienne, vede sfumare all’orizzonte i sogni di gloria coltivati e decide di lasciare Roma e fare ritorno alla casa natia a Rimini. Lì troverà un piccolo mondo apparentemente immutato e pronto ad accoglierlo in maniera del tutto inattesa. In cerca di conforto e tranquillità troverà invece un quadro a dir poco sconfortante dove i genitori, il fratello Alberto (Giuseppe Battiston) e la sorella Michela (Anita Caprioli) e gli amici Stefano il vigilante (Dino Abbrescia) e l’aspirante suicida detto Matrix (Luciano Scarpa) avranno molto più bisogno di lui di quanto non lui di loro. Una commedia amara sui sogni irrealizzati, piena di esilaranti equivoci e condita con quella stessa nota di giocosa spensieratezza che troviamo espressa nelle parole del suo regista, che spera in un’accoglienza “spontanea” del film da parte del pubblico e racconta come ha scelto il suo cast.
Guarda l’intervista ad Anita Caprioli
Guarda l’intervista a Giuseppe Battiston