Non riuscirete a riprendervi da questo agghiacciante episodio di Law & Order ispirato a una storia vera
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Non riuscirete a riprendervi da questo agghiacciante episodio di Law & Order ispirato a una storia vera

Un esempio perfetto di come la serie si nutra di casi di cronaca reale, trasformandoli in racconti che toccano corde emotive e psicologiche profonde

Non riuscirete a riprendervi da questo agghiacciante episodio di Law & Order ispirato a una storia vera

Un esempio perfetto di come la serie si nutra di casi di cronaca reale, trasformandoli in racconti che toccano corde emotive e psicologiche profonde

Una scena dall'episodio di Law & Order Il mostro di Glasgow

Ci sono episodi di Law & Order che colpiscono più di altri, lasciando un segno indelebile nello spettatore. Tra storie ispirate alla realtà e trame che scavano nelle zone più oscure della mente umana, la serie ha saputo raccontare vicende che sconvolgono e inquietano, rendendo impossibile distogliere lo sguardo. Ma c’è un episodio in particolare che riesce a superare ogni aspettativa, trasformando un fatto di cronaca scioccante in una narrazione ancora più agghiacciante.

Special Victims Unit, conosciuto anche con l’acronimo SVU, è stato il primo spin-off di Law & Order, andando in onda per la prima volta nel 1999. Pur seguendo lo stesso modello della serie madre, SVU si distingue per il suo focus sull’Unità Speciale per le Vittime del Dipartimento di Polizia di New York. La trama si concentra principalmente su crimini di natura sessuale, come stupro e violenze domestiche, ma non si limita a questi: vengono trattati anche crimini che coinvolgono bambini, anziani, donne e, talvolta, crimini d’odio. La serie, i cui episodi traggono sempre ispirazione da casi reali, ha saputo farsi largo con grande successo, scioccando il pubblico per la crudeltà e la complessità dei crimini trattati.

Un episodio di SVU che ha suscitato particolare interesse è Il mostro di Glasgow, andato in onda nel 2014 e il cui titolo fa riferimento direttamente a un caso di tentato omicidio che ha sconvolto l’opinione pubblica. La trama ruota attorno a tre ragazze scomparse che si avventurano nel bosco alla ricerca di una figura mitologica trovata online, il presunto “mostro di Glasgow” del titolo. L’episodio culmina con una delle ragazze che riesce a sopravvivere, ma l’intero sviluppo della vicenda rispecchia, in modo disturbante, il caso true crime a cui si ispira. Nel 2014, due ragazzine hanno attirato una loro amica nel bosco con l’intento di ucciderla: hanno colpito la loro vittima 19 volte con un coltello, ma fortunatamente la giovane è riuscita a salvarsi e a chiamare i soccorsi. Il caso ha ha acquisito notorietà per le motivazioni che le ragazze hanno dato per l’aggressione: volevano uccidere la loro amica per compiacere lo Slenderman, una figura mitologica di internet, una sorta di leggenda urbana nota come Creepypasta.

Il legame tra Il mostro di Glasgow e il caso reale è tremendamente inquietante, poiché entrambi  coinvolgono adolescenti che credono fermamente nell’esistenza di una figura mitologica, – Slenderman nel caso reale e Glasgowman nell’episodio – e agiscono sulla base di questa convinzione. Le ragazze hanno affermato di credere che, se non avessero ucciso la loro amica, Slenderman e i suoi seguaci avrebbero ucciso loro e le loro famiglie; la stessa giustificazione, come dicevamo, è stata utilizzate dalle giovani criminali durante il processo. La natura dell’attacco e le motivazioni dietro di esso hanno reso questo caso particolarmente scioccante e difficile da digerire per il pubblico.

La trama dell’episodio si sviluppa proprio su questa base, con le ragazze che cercano di soddisfare una figura leggendaria che ritengono in grado di garantire loro una sorta di protezione o potere, a costo della vita di una loro amica. La serie, come sempre, riesce a tradurre un fatto di cronaca inquietante in un episodio di grande impatto, utilizzando la tecnica del cosiddetto “ripped from the headlines“, ovvero estrapolando dettagli reali dalla cronaca per creare una storia drammatica ma credibile. In questo modo, SVU riesce a mantenere il suo marchio distintivo di affrontare tematiche forti e scottanti, pur restando ancorata a eventi concreti che colpiscono il pubblico.

Un episodio come Il mostro di Glasgow rappresenta, quindi, un esempio perfetto di come SVU si nutra di casi di cronaca reale, ma lo trasformi in un racconto che tocca corde emotive e psicologiche profonde, portando alla luce le problematiche complesse dei crimini d’abuso, della violenza e delle credenze che possono spingere individui a compiere atti estremi. Questo tipologia di episodi vanno oltre la funzione di mero intrattenimento, stimolando la riflessione sui meccanismi psicologici che spingono persone comuni a compiere azioni straordinarie e spesso incomprensibili.

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Fonte: CBR

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