«Non sapevo se ero l'uomo giusto, o se davvero volevo farlo», Joss Whedon su Avengers: Age of Ultron
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«Non sapevo se ero l’uomo giusto, o se davvero volevo farlo», Joss Whedon su Avengers: Age of Ultron

Il regista è anche convinto che James Spader sia il meglio che il franchise possa chiedere

«Non sapevo se ero l’uomo giusto, o se davvero volevo farlo», Joss Whedon su Avengers: Age of Ultron

Il regista è anche convinto che James Spader sia il meglio che il franchise possa chiedere

La prima tornata di riprese è finita, è vero, ma manca ancora molto prima che Avengers: Age of Ultron sia effettivamente completato. Prima di tutto, con il prossimo anno verranno aggiunti dei nuovi ciak (nei quali, a questo punto, potrebbe comparire anche Spider-Man), e il lavoro di post-produzione porterà via alla Marvel parecchi mesi.

Ciò non toglie che per Joss Whedon, regista anche del prossimo capitolo dedicato ai Vendicatori, non sia tempo di bilanci. Intervistato in una recente round-table di giornalisti, Whedon ha raccontato ampiamente la sua esperienza sul set, non dilungandosi invece troppo sul futuro del franchise: «Il primo film lo fece la versione di me stesso “pezzente”. Con questo, ho deciso che cordialmente avrei messo tutto me stesso nel progetto. Mi sono proprio detto “ok, farò questo film con più serietà. Il progetto investirà tutta la mia persona, andrò ai meeting, in tutte le location utili, potrei anche lavorare meglio sulla sceneggiatura”. Prima che accettassi il lavoro, comunque, mi dicevo “non so se sono l’uomo giusto, o se davvero voglio farlo e se loro hanno bisogno di me”. Poi ho pensato che fosse il giusto passo per la mia vita. Mi sono seduto in un pub e dopo 45 minuti il mio notebook era pieno d’idee. Non ne ho ancora avute per il terzo, non è come fare la lista della spesa. Quando sarà il momento, arriveranno. 
In generale è facile lavorare con chi ha già interpretato il proprio ruolo più volte, hanno tutti confidenza con i supereroi. Per quanto riguarda il villain, Ultron avrà un’incredibile presenza sullo schermo. È molto distante dall’umanità, e ogni instante in cui compare vorrei che non gli fosse chiaro che non è lui il supereroe di turno. James Spader e io abbiamo lo stesso genuino amore per questa versione di Ultron, e la sua innata eccentricità è il meglio che il personaggio potesse chiedere.»

Fonte: collider 

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