«Non sarà troppo noioso?»: Fox preoccupata dai toni dark di Logan
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«Non sarà troppo noioso?»: Fox preoccupata dai toni dark di Logan

A rivelarlo è stata Stacey Snider, presidente della major, durante un Q&A in California

«Non sarà troppo noioso?»: Fox preoccupata dai toni dark di Logan

A rivelarlo è stata Stacey Snider, presidente della major, durante un Q&A in California

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Parlando di Logan, il regista James Mangold ha sempre sottolineato quanto per lui sia stato importante costruire il film su un solido realismo. Niente costumi sgargianti, niente effetti speciali troppo spettacolari. Il film doveva seguire atmosfere crude, melanconiche, crepuscolari. E violente, tanto che il film ha ricevuto il Rating R, vietato ai minori.

Tutti aspetti che più ci hanno entusiasmato durante la campagna promozionale del film, ma che hanno seriamente preoccupato Fox, turbata dal drastico cambio di registro rispetto a quanto realizzato in precedenza. A confidarlo è stata Stacey Snider, presidente della major, nel corso di un Q&A in California: «C’era vera preoccupazione in merito all’intensità dei toni del film. È quasi un’elegia sulla vita e sulla morte: il paradigma è quello dei film Western e i miei colleghi erano un po’ sull’attenti. Non è il solito Wolverine a cui siamo abituati e ci chiedevamo: “Non sarà mortalmente noioso? Piacerà abbastanza vedere un Wolverine disilluso, che non vuole più combattere, risvegliarsi solo quando una ragazzina ha bisogno del suo aiuto?“».

Le parole della Snider portano alla luce le problematiche che un studio deve affrontare durante la produzione di un cinecomic. Hollywood ha evidentemente un’idea di base dei codici del genere, che prima di tutto deve soddisfare l’intrattenimento. Se questo aspetto viene messo in dubbio, anche solo in minima parte, scatta l’allarme. E di conseguenza, ecco l’intervento dei produttori, ritocchi consistenti alle sceneggiature, riprese aggiuntive. E il risultato, il più delle volte, è poco convincente. Con Logan, sinora, non abbiamo sentito nulla di tutto questo e, pur non avendo ancora visto il film, solo l’aver dato fiducia alla visione di Mangold potrebbe rivelarsi la scommessa vincente.

L’appuntamento al cinema è fissato all’1 marzo, ma venerdì 17 febbraio il film chiuderà il Festival di Berlino, dove verrà proiettato in anteprima mondiale.

Fonte: Variety

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