«Non sc*pa nessuno, come faccio?!», un celebre regista si dissocia dai cinecomic
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«Non sc*pa nessuno, come faccio?!», un celebre regista si dissocia dai cinecomic

L'autore è stato più che sincero affermando di non essere portato per dirigerne uno

«Non sc*pa nessuno, come faccio?!», un celebre regista si dissocia dai cinecomic

L'autore è stato più che sincero affermando di non essere portato per dirigerne uno

Cinecomic

I cinecomic negli anni hanno fatto la fortuna di Hollywood, affermandosi come uno dei generi più visti dal pubblico. Se però in molti desiderano dirigerne uno, dal momento che porta una certa notorietà, altri non si sentono proprio adatti, pur non disdegnando in alcun modo i film sui supereroi. Tra questi c’è anche il celebre Steven Soderbergh, che in una recente intervista per The Daily Beast ha fatto il punto della situazione, affermando di non sentirsi portato per dirigerne uno.

«Non sono uno snob, non è che ritenga che sia in alcun modo un livello inferiore. Dipende dall’universo che occupi come narratore. Sono semplicemente troppo legato alla terra per liberarmi davvero in un universo in cui la fisica newtoniana non esiste. Ho solo una mancanza di immaginazione a questo proposito, motivo per cui l’unica incursione che ho avuto nella pura fantascienza – Solaris nel 2002 – è stata essenzialmente un dramma del personaggio ambientato su un’astronave».

Il regista però non si limita a questa riflessione e aggiunge anche un tocco di colore alle sue motivazioni: «Inoltre spesso per me è difficile capire il mondo e come scrivere o supervisionare la scrittura della storia e dei personaggi e poi, a parte il fatto che posso piegare il tempo e sfidare la gravità e sparare raggi dalle mie dita, nessuno sc*pa!» conclude poi Soderbergh, aggiungendo anche che non saprebbe come dirigere gli attori in queste circostanze. 

Sembra insomma che il regista non abbia nulla contro i cinecomic, al contrario di altri colleghi come Ridley Scott e Jane Campion, ma per lui rappresentano un mondo troppo lontano dal suo modo di pensare le storie e non sarebbe in grado di approcciare una storia così poco realistica, nel senso più stretto del termine. 

Fonte: The Daily Beast 

Foto: Getty Images

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