James Cameron, com’è noto, ha messo in cantiere diversi sequel di Avatar, tanto che dopo La via dell’acqua i vari Avatar 3, 4 e 5 usciranno rispettivamente il 20 dicembre 2024, il 18 dicembre 2026 e il 22 dicembre 2028. Il regista, però, contrariamente a quanto si potrebbe pensare e ad altre abitudini produttive consolidate, ha già girato molto dei successivi capitoli, specie per quel che riguarda l’apporto in carne e ossa degli attori, ed è pronto a tuffarsi in una post-produzione come sempre mastodontica. 

Cameron, tuttavia, ha già precisato che vorrà evitare un aspetto in particolare nei sequel, e nella fattispecie non intende incappare nello stesso errore fatto nella serie Netflix Stranger Things. «Altrimenti fai quella fine – anche se adoro lo show, non lo nego – ma fai quella fine per cui i personaggi dovrebbero essere ancora al liceo ma sembrano avere 27 anni – ha detto il cineasta ai microfoni di Entertainment Weekly – Ripeto, mi piace lo show…. va bene, sospenderemo l’incredulità… ci piacciono i personaggi… però, ecco, ci siamo capiti».

Uno scenario che in fondo ha riguardato diverse saghe, basti pensare al franchise di Harry Potter, nel quale via via che i film andavano avanti nel tempo Daniel Radcliffe & co. davano sempre più l’idea di sobbarcarsi l’improbo sforzo di sembrare ancora dei teenager anche negli ultimi capitoli cinematografici del Wizarding World. Cameron dal canto suo, nella stessa sede ha invece indicato come termine di paragone virtuoso da poter prendere a modello quello offerto da Peter Jackson e dalla trilogia de Il Signore degli Anelli, girata per intero e in contemporanea e distribuita poi al cinema coi tre film usciti a un anno di distanza, rispettivamente nel 2001 (La compagnia dell’anello), 2002 (Le due torri) e 2003 (Il ritorno del re).