«Quando mi proposero di partecipare a Guardiani della Galassia pensai “non credo proprio”. Non riuscivo ad immaginarmi in quel ruolo. Soprattutto, non volevo essere imbarazzato da me stesso come era successo due anni prima quando feci il provino per G.I. Joe. Mi sono presentato alle audizioni ed ho immediatamente capito dallo sguardo vitreo del regista di non essere all’altezza dei personaggi. Il che aveva senso, ero un po’ pesante e fuori forma. Non somigliavo a nessuna delle action figure di G.I. Joe. Diventò un problema quando mi accorsi che c’erano tre persone che s’impegnavano per nascondere il mio sudore: il parrucchiere, il truccatore e l’assistente. Da quando in qua il lavoro primario di una persona è quello di farti smettere di sudare? Quando ero ciccione potevo stare in una cella frigorifera e avrei sudato comunque. Ora mi succede meno, e sono in forma. Ad un certo punto, quando ritorni in forma, il mondo intorno a te si trasforma in luoghi e cose che ti sfidano ad essere scalate. Ad esempio, ora vedo una collina gigante ed ho voglia di arrivare in cima, oppure vedi un edificio e pensi che potresti scalarlo senza problemi».
Potrebbe sembrare pubblicità progresso, oppure un messaggio promozionale per delle pillole dimagranti.
Invece sono le parole dette da Chris Pratt, protagonista dei Guardiani della Galassia, alla rivista Esquire. Il miracolo della forma ritrovata è avvenuta grazie al ruolo ottenuto proprio nel film della Marvel, anche se inizialmente l’attore era molto indeciso se partecipare o meno.
Avrà preso la decisione giusta? Decisamente sì.
Fonte: esquire
© RIPRODUZIONE RISERVATA