Tutto inizia nel 1952, con Tetsuwan Atom, manga di Osamu Tezuka che da noi arriverà molti anni dopo come Astro Boy. L’anime, del 1963, è uno dei primi mai realizzati e farà scuola. Nei decenni successivi escono remake, seguiti, film. Niente di strano. Poi, nel 2003, Naoki Urasawa, uno dei mangaka più influenti del panorama contemporaneo (Monster, 20th Century Boys), ha un’intuizione: prende un doppio episodio dell’anime originale – Il più grande robot del mondo – e lo rilegge come un thriller poliziesco carico di sottotesti politici e suggestioni alla Blade Runner. Praticamente una fanfiction autorizzata, Pluto è un successo commerciale e di critica enorme. A vent’anni dall’uscita del manga e (appena) sei dal primo annuncio ufficiale, l’adattamento animato sbarca finalmente su Netflix il 26 ottobre, con otto episodi da 60 minuti. L’hype è alle stelle.
© Shutterstock (1), iStock (3), © Getty Images (3) Bao Publishing (1) David Production (1) Ken Corporation Ltd (1) Khara Corporation (1) Genco, M2, Tezuka Productions (1)
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