Boss incontrastato dello street food (da prima che diventasse figo chiamarlo “street food”), la satsumaimo, cioè la patata dolce, è un alimento base della cucina giapponese fin da quando fu importata – forse dalla Cina, o più probabilmente dall’America Centrale – agli inizi del XVII secolo. Vendute ovunque, fritte, in tempura, bollite, a chips, ma soprattutto al cartoccio (yakiimo), sono lo snack perfetto da gustare nel periodo invernale durante le passeggiate lungo le strade innevate, o almeno così ci hanno insegnato decenni di anime (anche se nei fantastici adattamenti anni ’80-’90, diventavano tutto tranne che patate: frittelle, merendine, cosce di pollo…!).
Se siete dalle parti di Saitama, una ventina di chilometri a nord di Tokyo, dal 20 al 25 febbraio si tiene il Satsumaimo Expo, dove ristoratori di ogni tipo e da ogni punto del Giappone si danno battaglia per aggiudicarsi il gran premio della patata dolce 2024. altri mondi
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