L’abbiamo detto tante volte che quando il Giappone ha abbracciato il consumismo lo ha fatto con l’intraprendenza di chi deve non solo recuperare secoli di arretrati, ma far capire al mondo intero di non essere secondo a nessuno.
Avevamo parlato in passato di San Valentino e di come, a partire dagli anni ’50 del secolo scorso, in Giappone “la festa degli innamorati” sia un rituale sociale a base di cioccolato dalle regole ben precise, ma quello che fa veramente girare la testa è ciò che accade a un mese esatto di distanza: il 14 marzo si celebra il White Day, in cui gli uomini che hanno ricevuto cioccolato a San Valentino devono ricambiare il favore con un regalo (non necessariamente commestibile – l’importante è che sia qualcosa di colore bianco) dal valore doppio o anche triplo, pena il disonore.
Una tradizione inventata di sana pianta da un consorzio di industrie dolciarie che miete vittime dal 1978.
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