Gli occhiali 3D sono consigliati solo ai maggiori di 6 anni e devono essere monouso. Lo ha dichiarato il Consiglio superiore di sanità in seguito a quanto accaduto domenica al cinema Plinius di Milano. Una bambina di 3 anni, infatti, dopo la visione di Alice in Wonderland 3D è stata ricoverata per un’infiammazione acuta all’occhio. Il Codacons ha raccolto le proteste della madre della bambina e pensa di fare causa al cinema milanese. Il Consiglio superiore della sanità ha specificato che «l’uso degli occhialini 3D è controindicato al di sotto dei 6 anni. Il loro uso, inoltre, deve essere limitato a una sola persona. Qualche disturbo di ordine funzionale, senza determinare danni o patologie irreversibili, può insorgere in soggetti di tenera età… tali disturbi possono riguardare anche gli adulti qualora lo spettacolo si prolunghi per un tempo eccessivo, senza interruzione di continuità». Per effetto di questi pareri, il Codacons fa sapere che «già da oggi non sarà possibile la visione di film in 3D in quei cinema che non utilizzano occhiali monouso. Anche i cartoni animati e i film per bambini subiranno serie ripercussioni, essendo assolutamente controindicata la visione con tali occhiali a un pubblico di età inferiore ai 6 anni». Per il Consilio superiore di sanità, quelli in 3D non rientrano nella categoria occhiali e, per tanto, non necessitano di marchio Ce.
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