One Piece, questa decisione di Eiichiro Oda ha spaccato per sempre il fandom dell'anime
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One Piece, questa decisione di Eiichiro Oda ha spaccato per sempre il fandom dell’anime

Una scelta che ha sollevato numerose critiche, specialmente per il modo in cui ha alterato le interazioni tra i personaggi principali

One Piece, questa decisione di Eiichiro Oda ha spaccato per sempre il fandom dell’anime

Una scelta che ha sollevato numerose critiche, specialmente per il modo in cui ha alterato le interazioni tra i personaggi principali

In un universo  vasto e ricco come quello di One Piece, non è raro che alcune decisioni narrative suscitino dibattito tra i fan: in particolare, la scelta di Eiichiro Oda di introdurre un salto temporale in One Piece ha diviso irrimediabilmente gli spettatori dell’anime, creando discussioni sul cambiamento radicale che la serie ha subito dopo il periodo di formazione dei personaggi.

Inizialmente, la storia di One Piece era caratterizzata da un’avventura leggera e spensierata, con Monkey D. Rufy che inseguiva il suo sogno di diventare il Re dei Pirati. Sebbene le prime saghe avessero alcuni problemi, la serie è riuscita a evolversi in una delle migliori del genere shōnen, grazie alla sua natura fantasiosa e agli intrecci emozionanti, pur mantenendo uno stile leggero e senza grandi drammi.

Tuttavia, una volta che i Pirati di Cappello di Paglia sono entrati nel Nuovo Mondo, la trama ha cominciato a dividersi tra la leggerezza delle avventure e un nuovo tono più maturo e oscuro che ha caratterizzato l’epoca post-salto temporale. Questo cambiamento ha avuto un impatto significativo sulle dinamiche tra i membri del gruppo, sul tipo di avventure e sull’introduzione di tropi controversi tipici degli shōnen.

Il salto temporale ha sollevato numerose critiche, specialmente per il modo in cui ha alterato le interazioni tra i personaggi principali. I fan si sono lamentati della maggiore enfasi sullo sviluppo individuale di Rufy e sulla separazione del gruppo, un elemento che ha sottratto al racconto quella coesione che aveva reso speciale la prima parte della serie. Prima del salto temporale, il punto di forza di One Piece era proprio la dinamica di gruppo, con i membri della ciurma che risolvevano i problemi insieme, attraverso comiche disavventure e un forte spirito di amicizia. Dopo il salto temporale, però, la narrazione ha dato maggior risalto ai momenti di crescita personale di Rufy e ha ridotto il tempo in cui la ciurma interagiva come un gruppo unito, sacrificando la profondità dei legami tra i vari membri per concentrarsi su scene d’azione spettacolari.

Molti fan si sono sentiti delusi anche dalla tendenza a separare frequentemente i personaggi principali durante le nuove saghe, con la conseguente riduzione dell’importanza di alcuni membri del gruppo. Personaggi come Nami, Usopp e Chopper avevano ancora i loro momenti, ma altri, come Franky, Robin e Brook, sembravano essere relegati a ruoli marginali, con poca influenza sugli eventi principali.

Un altro aspetto criticato è la crescente attenzione sulla “trinità mostruosa” composta da Rufy, Zoro e Sanji, che ha messo in secondo piano gli altri membri della ciurma. Inoltre, il ritorno della ciurma dopo due anni di allenamento ha segnato un cambiamento drastico nel ritmo della storia. La narrazione è diventata frenetica e ricca di combattimenti epici, ma raramente dava spazio ai momenti di introspezione o alle conversazioni significative tra i personaggi. Questo approccio ha deluso chi apprezzava la profondità dei legami tra i protagonisti, lasciando al loro posto gag e scene di azione che non riuscivano a colmare il vuoto emotivo lasciato da questa evoluzione.

Sebbene il salto temporale abbia portato indubbiamente miglioramenti nella qualità complessiva della narrazione, con un’espansione della trama e un innalzamento delle sfide, ha anche sacrificato molti degli elementi che rendevano unica la serie, come le avventure più intime e la natura spensierata del racconto. L’integrazione di tropi più convenzionali e una maggiore enfasi sugli scontri mondiali hanno spinto alcuni fan a lamentarsi di una perdita dell’elemento di “divertimento” che aveva contraddistinto le prime fasi della serie.

Con l’entrata nel Nuovo Mondo, One Piece ha assunto una dimensione più globale, affrontando conflitti di scala mondiale e grandi battaglie, ma questo ha diluito la magia delle prime storie, dove l’attenzione era più concentrata sui piccoli momenti di avventura e sul legame tra i personaggi. Oltre a questo, la serie ha subìto un cambio di tono che ha reso più centrali battaglie su larga scala e trame complesse, a scapito delle piccole sfide e dei dettagli che arricchivano la trama.

Il salto temporale ha anche portato ad una rappresentazione meno positiva della componente femminile della serie. Sebbene in passato One Piece non fosse privo di momenti di fan-service, questi erano meno frequenti e più contestualizzati. Nel periodo post-salto temporale, tuttavia, alcuni personaggi femminili come Nami e Nico Robin sono diventati oggetto di un fan-service eccessivo, riducendo la loro complessità e l’impatto che avevano sulla trama.

In definitiva, il salto temporale di One Piece ha diviso i fan, con alcuni che apprezzano l’evoluzione della storia e l’aumento delle sue ambizioni, mentre altri rimpiangono la leggerezza e la coesione delle prime fasi della serie. Nonostante gli sviluppi narrativi e le battaglie spettacolari, molti fan continuano a considerare le prime stagioni come quelle che meglio catturano lo spirito di avventura e amicizia che ha reso One Piece una serie amata.

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Fonte: CBR

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