Nonostante Oppenheimer, insieme a Barbie, stia facendo segnare risultati incredibili al botteghino per film che non fanno parte di consolidati franchise, c’è chi ha trovato qualcosa da ridire nell’ultima fatica di Christopher Nolan – della quale potete leggere QUI la nostra recensione. È già emersa nei giorni scorsi la polemica per una scena ritenuta offensiva, ora invece si parla di censura.
SPOILER: attenzione, contiene spoiler su un dettaglio di Oppenheimer
Il problema ruota sempre attorno alle scene di nudo del film, le prime di questo tipo per un regista come Nolan. Nel film, J. Robert Oppenheimer intrattiene una relazione con Jean Tatlock, interpretata da Florence Pugh. In un particolare frangente, i due dialogano seriamente dopo aver avuto un rapporto sessuale e lo fanno stando seduti nudi su delle poltrone. Il momento è molto serio e serve a caratterizzare psicologicamente entrambi i personaggi, messi letteralmente a nudo uno di fronte all’altro.
Eppure, tale rappresentazione è diventata un problema fuori dagli Stati Uniti. Paesi come India e Medio Oriente, come spesso capita in questi casi, hanno deciso di censurare questa scena di Oppenheimer. Non è però possibile tagliarla di netto (come probabilmente invece accaduto ad un altro momento dal taglio erotico (ma evocativo, lirico) e quindi si è deciso di ricorrere alla CGI.
Un dettaglio che fa sorridere, considerando che Christopher Nolan si è vantato di non aver assolutamente usato effetti speciali per il suo film, neppure per ricreare la scena dell’esplosione del Trinity Test. La scena è stata così sistemata, mettendo un vestito nero, palesemente finto, sul corpo nudo di Florence Pugh. Un effetto che stona decisamente con le intenzioni della scena e il risultato finale non è esattamente il massimo.
POTETE VEDERE QUI LA SCENA CENSURATA
Come detto, non è l’unica sequenza con Florence Pugh che sta creando problemi. Un’altra scena di sesso con Cillian Murphy è stata giudicata offensiva e razzista, perché durante l’amplesso vengono recitati alcuni celebri passaggi del Bhagavad Gita, un libro sacro induista di circa 700 versi che fa parte del grande poema epico Mahābhārata e che contiene la frase più famosa associata allo scienziato americano.
Oppenheimer, ricordiamo, arriverà nelle sale italiane solo il 23 agosto 2023.
Foto: MovieStills
Fonte: Twitter
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