Dopo il ritorno al cinema per tentare di superare la soglia del miliardo di dollari di incassi, Oppenheimer, uno dei più grandi successi cinematografici del 2023, sta per arrivare finalmente in home video. E mentre il pubblico non vede l’ora di godersi anche a casa uno dei titoli più sorprendenti di questa stagione, il regista Christopher Nolan si dice ormai pronto a voltare pagina.
Nonostante sia tornato a parlare della sua ultima fatica proprio in occasione dell’uscita home video, con nuovi contenuti, dietro le quinte e nel retroscena, Nolan ha rivelato a Yahoo la sua intenzione di guardare al futuro, dopo ben tre anni “in compagnia” dell’inventore della bomba atomica. Un personaggio non esattamente allegro e rassicurante…
«Una parte di me è pronta per lasciarsi questa storia alle spalle – ha dichiarato il regista di Oppenheimer -. È sicuramente un gran privilegio poter parlare di un film che ora entrerà nelle case delle persone grazie al 4K, al Blu-Ray e a tutto il resto. È fantastico poter parlare ancora del successo di questa pellicola, mi sento molto onorato. Ma la materia di cui parliamo è molto oscura. Nichilista. E quindi sì, c’è una parte di me che sente il bisogno di passare oltre e fare qualcosa di… insomma, di non così tetro».
Si tratta forse di un indizio per il suo prossimo progetto? Di sicuro, Christopher Nolan non è noto per film particolarmente spensierati, ma dopo aver trascorso così tanto tempo nella mente di un personaggio controverso come Robert J. Oppenheimer, il desiderio di cambiare genere sarebbe più che comprensibile.
Quanto al “lascito” del film, Nolan spera innanzitutto che possa generare una riflessione: «Penso che i film, almeno per me, debbano essere soprattutto intrattenimento. E mi rendo conto che è una parola strana da usare, considerato l’argomento trattato qui. Ma, che siano horror o commedie romantiche o qualsiasi altra cosa, devono essere intrattenimento. L’obiettivo è sempre coinvolgere il pubblico e dargli una storia che sia interessante. Con Oppenheimer, il mio scopo era quello di far sì che l’argomento principale avesse delle ripercussioni al di fuori della storia, oltre il semplice atto di guardare un film».
Foto: Lia Toby/Getty Images
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