Oppenheimer, il prossimo attesissimo film di Christopher Nolan, racconterà gli sforzi profusi dall’eminente fisico nella realizzazione della prima bomba atomica e delle conseguenze sul piano morale di tale ricerca. Un tema che ha permesso al regista brittannico di segnare un nuovo importante traguardo nel campo degli effetti speciali pratici, dei quali è grande fautore.

Come sappiamo, nell’economia della storia ricoprirà una notevole importanza il famoso test Trinity, nome in codice della prima detonazione di un’arma nucleare della storia, condotta dall’esercito USA, nell’ambito del Progetto Manhattan, il 16 luglio 1945. Un passaggio fondamentale del film che, come spiegato dallo stesso Nolan – reduce dall’aver fatto esplodere un vero Boeing 747 in Tenet – è stato riprodotto senza l’ausilio di effetti digitali:

«Credo che ricreare il test Trinity senza l’uso di computer grafica sia stata una grande sfida da affrontare. Andrew Jackson – il mio supervisore degli effetti visivi, che ho coinvolto sin dal primo momento – stava studiando in che modo avremmo potuto realizzare gran parte degli elementi visivi del film in maniera pratica, dalla dinamica quantistica e la fisica quantistica allo stesso test Trinity, fino al ricreare con il mio team Los Alamos su una mesa in New Mexico, con un tempo atmosferico straordinario, tutte cose che erano necessarie per il film, in termini di condizioni molto dure là fuori – ci sono state enormi sfide sul piano pratico».

Il regista britannico ha ribadito quanto sia stato alto il livello di sfida rappresentato dall’intero progetto, sia in termini di effettistica che sul piano dello storytelling:

«È uno dei progetti più impegnativi di cui mi sia mai fatto carico in termini di proporzioni e in termini di centrare l’ampiezza della storia di Oppenheimer. Ci sono state grandi sfide logistiche, grandi sfide pratiche. Ma ho avuto una troupe straordinaria, che è andato oltre tutto questo. Ci vorrà un po’ prima di finire. Ma certamente, mentre guardo i risultati arrivare montando il film, posso dire di essere entusiasta per quello che la mia squadra è stata in grado di raggiungere».

Nella realizzazione di Oppenheimer, Nolan ha coinvolto nuovamente Hoyte Van Hoytema, direttore della fotografia che ha già collaborato col regista in altre sue opere come Interstellar, Dunkerque e Tenet. Per la buona riuscita del film i due hanno inoltre avanzato una richiesta molto particolare alla Kodak. Nolan ha infatti chiesto ai tecnici dell’azienda di creare per l’occasione un tipo completamente nuovo di pellicola:

«Abbiamo sfidato i fotochimici della Kodak nel realizzare questo lavoro per noi e hanno accettato. Per la prima volta in assoluto, siamo stati in grado di girare su pellicola IMAX in bianco e nero. I risultati sono stati entusiasmanti e straordinari. Non appena io e Hoyte abbiamo visto i primi test abbiamo capito che questo era un formato di cui ci saremmo immediatamente innamorati».

La pellicola è stata diretta da Christopher Nolan e prodotta dalla Universal Pictures. Nel cast del film vedremo Cillian Murphy nel ruolo di J. Robert Oppenheimer mentre Emily Blunt sarà sua moglie, la botanica comunista Katherine Oppenheimer.

Tra gli altri saranno inoltre presenti Robert Downey Jr. nei panni di Lewis Strauss, presidente della Commissione per l’energia atomica, e Matt Damon nel ruolo di Leslie Groves, direttore del Progetto Manhattan. Completano il resto del cast Kenneth Branagh, Florence Pugh, Rami Malek, Josh Hartnett, Dane DeHaan, Jack Quaid, Matthew Modine, Benny Safdie, Michael Angarano, Alden Ehrenreich e David Krumholtz.

Il film è basato sul libro di Kai Bird e Martin J. Sherwin, American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer, che è valso ai suoi autori il prestigioso premio Pulitzer. La produzione ha avuto luogo in New Mexico, con un budget garantito dallo studio di circa 100 milioni di dollari. 

Oppenheimer verrà distribuito nelle sale cinematografiche il 21 luglio 2023.

Fonte: Variety