Oppenheimer, è polemica sulla scena di sesso: «Offensiva e razzista»
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Oppenheimer, è polemica sulla scena di sesso: «Offensiva e razzista»

Un particolare nella scena hot tra Cillian Murphy e Florence Pugh scatena le critiche su Twitter

Oppenheimer, è polemica sulla scena di sesso: «Offensiva e razzista»

Un particolare nella scena hot tra Cillian Murphy e Florence Pugh scatena le critiche su Twitter

Oppenheimer è il primo film di Christopher Nolan a contenere scene di sesso: una decisione molto chiacchierata, che ha fatto guadagnare alla pellicola un rating R, ma che il regista ha difeso come “necessaria” per rappresentare l’intenso rapporto tra J. Robert Oppenheimer (Cillian Murphy) e Jean Tatlock (Florence Pugh).

Tra le diverse critiche che sono sorte in risposta alla sequenza (una su tutte: i due interpreti secondo alcuni spettatori hanno un po’ troppi anni di differenza), l’ultima proviene da Twitter e riguarda un curioso particolare: la presenza sulla scena di un libro sacro induista. Si tratta del Bhagavad Gita, un testo di circa 700 versi che fa parte del grande poema epico Mahābhārata e che svolge un ruolo centrale durante l’incontro tra i personaggi di Oppenheimer e Tatlock. 

Su Twitter, però, fioccano già le critiche per questa decisione da alcuni definita “blasfema”:

«Gli Induisti sono felici della menzione al Bhagavad Gita in Oppenheimer», ha detto lo scrittore Harris Sultan. «Ma sono anche arrabbiati e perplessi dalla mancanza di rispetto di Hollywood verso questo testo. Recitare versi sacri durante il sesso è offensivo e razzista».

C’è anche chi lamenta la mancanza di accuratezza storica della sequenza, mentre alcuni utenti difendono Nolan, sottolineando come per i personaggi coinvolti non si trattasse di un testo sacro (Oppenheimer non si è mai dichiarato Induista), ma soltanto di una lettura in sanscrito.

La citazione del Bhagavad Gita, ovviamente, non è casuale: il vero Oppenheimer si dilettava nello studio delle lingue e delle religioni, ed era particolarmente affascinato dal sanscrito e dai testi antichi Induisti. Questo poema, in particolare, uno dei più diffusi e amati tra i fedeli, sembrava averlo colpito particolarmente: tra le sue righe si legge infatti la frase “Ora sono diventato Morte, distruttore di mondi” che il fisico avrebbe pronunciato mentre assisteva alla detonazione della bomba atomica.

Questo fatto storico è stato ripreso correttamente anche nel film di Christopher Nolan; al contrario, non ci è dato ovviamente sapere quanto la passione di Oppenheimer per il sanscrito abbia influito sulle sue relazioni romantiche e sessuali. A indignare gli spettatori Induisti ha contribuito, in ultimo, anche la censura: in India, la scena di sesso tra Murphy e Pugh viene proiettata sfocata, mentre curiosamente la citazione al Bhagavad Gita non è stata rimossa, nonostante molti l’abbiano definita “blasfema”.

Fonte: ScreenRant 

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