Oppenheimer è stato un successo senza precedenti per Christopher Nolan. Ma, al di là dello strabiliante dato economico, come ha reagito personalmente il regista?
Questa settimana, Nolan ha ricevuto il Sundance Institute Trailblazer Award a riconoscimento del suo impegno per il cinema indipendente. Il premio gli è stato consegnato da Robert Downey Jr., fresco vincitore del Golden Globe proprio per la sua interpretazione di Lewis Strauss in Oppenheimer.
Con la sua solita ironia, l’attore ha colto l’occasione per raccontare al pubblico il “lato negativo” del kolossal con Cillian Murphy, ovvero… il suo impatto sulla vita sociale di Nolan. Sembra infatti che il regista, notoriamente schivo e introverso, stia pagando il contraccolpo della rinnovata notorietà dell’anno passato: «Detto tra noi, ha bisogno di essere tirato un po’ su di morale – ha spiegato l’ex interprete di Iron Man. – È un po’ triste perché gli è accaduta una terribile tragedia. Non vorrei parlarne pubblicamente, perché si tratta di qualcosa di molto personale, ma… adesso la gente lo riconosce per strada. E lui si ritira come dal ferro rovente di fronte a questa nuova e decisamente non benvenuta realtà».
Robert Downey Jr. ha poi precisato di non essere da meno quanto ad “asocialità”, scherzando ancora sull’amicizia con il regista di Oppenheimer: «Ci siamo avvicinati moltissimo. Che è un altro modo di dire che siamo andati a cena insieme una volta». Cena durante la quale, a suo dire, Nolan gli ha chiesto se si possa “morire per troppa socialità”.
Sicuramente il filmmaker dovrà resistere ancora un po’ e sopportare altri impegni mondani, uno su tutti la cerimonia degli Oscar dove il suo Oppenheimer è tra i favoriti in molteplici categorie, compresa Miglior film. Lo stesso Downey Jr., dopo essersi assicurato il Golden Globe, ha iniziato col piede giusto la stagione dei premi e potrebbe davvero portarsi a casa il suo primo Oscar il prossimo marzo.
Fonte: EW
Foto: Karwai Tang/WireImage/Getty Images