Per il secondo anno consecutivo, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky non ha ottenuto il lasciapassare per presenziare, in collegamento, ai premi Oscar.
Secondo diverse fonti infatti Mike Simpson, agente della WME, avrebbe tentato di convincere l’Academy ad inserire nella scaletta suo show del prossimo 12 marzo un intervento da remoto del presidente, ma la proposta è stata declinata.
Zelensky, eletto dal Time persona dell’anno 2022, ha raccolto e inanellato moltissime apparizioni dopo l’invasione russa dell’Ucraina, risalente a più di un anno fa. Il presidente ucraino da allora è apparso al Festival di Cannes, alla Mostra del Cinema di Venezia, ai Grammy Awards e all’apertura della New York Stock Exchange, fino alla più recente Berlinale 2023.
Sean Penn lo aveva anche introdotto ai Golden Globe: l’attore ha realizzato il documentario Superpower (diretto da un cliente di Simpson, Aaron Kaufman), passato proprio al Festival di Berlino, dedicato agli eventi tragici in Ucraina, e gli ha anche regalato uno dei suoi due Oscar, dicendo di restituirglielo quando avrebbe vinto la guerra.
Sul fronte italiano, all’ultimo Festival di Sanremo, il conduttore Amadeus, dopo settimane di polemiche e tira e molla, si è limitato a leggere un messaggio redatto da Zelensky e tradotto dall’Ambasciata ucraina in Italia, senza alcuna apparizione in video.
L’apparizione di Zelensky era già stata gentilmente declinata anche dall’organizzazione del Toronto Film Festival, che in una nota aveva scritto: «Il Festival non commenta le discussioni con personalità, funzionari governativi o ambasciate internazionali, ma rimane solidale agli Ucraini in patria e all’estero».
Foto: Getty (Laurent Van der Stockt for Le Monde/Getty Images; Andrew H. Walker/Getty Images)
Fonte: The Guardian
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