Le locandine dei film sono un mezzo fondamentale per attirare l’attenzione degli spettatori e generare interesse per la stessa opera. Tuttavia, in alcuni casi queste immagini possono risultare fuorvianti e rappresentare un’interpretazione distorta, o addirittura falsa, del contenuto di un film. Ovviamente la conseguenza è quella di generare delusione e frustrazione nel pubblico, che si aspettava qualcosa di diverso e non corrispondente alla realtà. In questa gallery abbiamo raccolto alcuni esempi di film che hanno usato delle locandine ingannevoli per attirare gli spettatori, precisando quali aspettative erano state create e come queste siano state poi smentite con l’uscita nelle sale. Questi titoli rappresentano un chiaro esempio di come la promozione cinematografica possa essere utilizzata, talvolta, anche per raggirare il pubblico: dagli attori più famosi messi in primo piano in un poster e rivelatisi successivamente delle semplici comparse, a immagini che hanno creato fraintendimenti sul genere di un’opera. Scopriteli tutti nella nostra gallery di oggi: otto film che ci hanno mentito con delle locandine altamente ingannevoli.
X-MEN – CONFLITTO FINALE
Durante la promozione del terzo capitolo della saga X-Men, il personaggio di Angel sembrava ricoprire un ruolo centrale nel film, venendo mostrato in primo piano nella locandina con la sua caratteristica uniforme nera. Tuttavia, con l’uscita del cinecomic, il pubblico ha realizzato che l’attore Ben Foster indossava il suo costume solo nel poster, comparendo in realtà a torso nudo e in pochissime sequenze del lungometraggio.
LA CUSTODE DI MIA SORELLA
La locandina del film ci mostra le due protagoniste Cameron Diaz e Abigail Breslin che si sorridono, in un momento di tenerezza tra madre e figlia. Questa immagine ha portato molti spettatori a pensare che si trattasse di una commedia divertente, priva di tensione e magari anche adatta alle famiglie. Niente di più sbagliato: la trama segue infatti una coppia che dà alla luce una bambina con il solo intento di usarla come donatrice di organi per la loro figlia maggiore, affetta da leucemia. Tutt’altro che una storia per grandi e piccini!
FROGS
In questo film eco-terroristico degli anni ’70, le rane vengono ovviamente mostrate e menzionate, ma a conti fatti non hanno lo stesso ruolo che viene suggerito dalla locandina. Se il poster dell’horror, che raffigura un anfibio intento a divorare un essere umano, vi ha indotti a credere di essere sul punto di godervi un monster movie con delle rane giganti che mangiano persone, beh, potreste rimanere molto, ma molto delusi!
DRACULA 3000
Nella locandina del film di Darrell Roodt viene mostrata l’immagine, decisamente accattivante, di una sorta di ibrido cyborg-vampiro. Inutile dire che gran parte del pubblico sia stata attratta dalla possibilità di vedere in azione questa creatura nel lungometraggio, scoprendo l’amara verità solo durante la visione: non c’è traccia di un mostro simile nel film.
IL PONTE SUL FIUME KWAI
Questo film del 1957 ha ottenuto un enorme successo in tutto il mondo, ma è stato spesso criticato per via della sua pubblicità ingannevole. Le locandine presentavano infatti William Holden, all’epoca il volto più famoso del cast, come protagonista principale, quando in realtà l’attore ricopre un ruolo marginale all’interno della storia narrata.
MORTAL KOMBAT
Nel creare un film ispirato al celebre picchiaduro, era scontato che nel materiale promozionale si desse spazio ai personaggi preferiti dai fan, ovvero Sub Zero e Scorpion, da sempre acerrimi nemici. Entrambi sono presenti nella locandina del remake lanciato nel 2021, posizionati in modo da dare l’impressione che la trama sia incentrata sulla loro rivalità. Tuttavia, lo scontro avviene solo all’inizio del film, senza che i due indossino nemmeno i loro celebri costumi.
CAMP HELL
Il poster del film mostra un primo piano di Jesse Eisenberg, tra le star più conosciute e apprezzate del cast: uno stratagemma furbo da parte della produzione, che ha fatto credere al pubblico che l’attore avesse un ruolo da protagonista. In realtà, la sua è poco più di una comparsa.
1997: FUGA DA NEW YORK
Un altro esempio di un film ampiamente acclamato e di successo, ma che si è rivelato ingannevole nella sua campagna pubblicitaria. La locandina mostra infatti la testa della Statua della Libertà a terra; ma, come in molti hanno osservato, in nessun momento del film il celebre monumento americano viene effettivamente distrutto.
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