Corto. Dal latino curtus, che significa di breve durata, ma anche scarso, insufficiente.
Un termine che non rende giustizia ai cinque cortometraggi messi insieme da Distribuzione Indipendente nel Pacchetto Arancione dedicato alla commedia. Dopo la panoramica sull’horror e sul fantastico attraverso Pacchetto Viola, ecco cinque diversi modi di raccontare un genere che, per molti versi, è il più difficile. Perché riuscire a far ridere con intelligenza lo sanno fare in pochi, anche in un Paese, il nostro, che ha vissuto la stagione della commedia all’italiana.
noi abbiamo visto i cinque lavori in anteprima: ecco le nostre impressioni.
Una sceneggiatura frizzante e leggera è il motore di Mutande di ricambio di Andrés A. Maldonado e Luca Merloni, incentrato sulle bizzarre e improbabili strategie di conquista di un simpatico scapolo. Pochi elementi, una regia scarna che si appoggia completamente sull’esilarante flusso di coscienza del protagonista, fino all’inaspettata conclusione.
È quasi muto Clacson di Tak Kuroha, regista nato a Tokyo e cresciuto a Milano a pane, fantascienza e cinema. Nel suo corto, esplora con occhio sapientemente ironico e cinico gli istinti più oscuri e primordiali dell’animo umano, strizzando l’occhio alla black comedy dei fratelli Coen.
C’è poi l’omaggio velatamente amaro di Carmen Giardina, attrice passata con successo dietro la macchina da presa, al grande cinema degli anni ’50. Nel suo La Grande Menzogna prende spunto dall’incontro di due icone, Anna Magnani e Bette Davis, per trarne un messaggio attuale, che colpisce ancora di più se si pensa che la sceneggiatura è stata scritta quasi dieci anni fa da Gea Martire, che nel corto interpreta Bette Davis accanto ad una formidabile Lucianna De Falco / Anna Magnani ed alla stessa Giardina.
Pene d’amore è la storia di un amore ferito, di una follia apparentemente insanabile e, tenetevi forte, di cosche camorriste. Può tutto questo dare origine ad una commedia? Il regista Alfredo Fiorillo dimostra di sì, aiutato da un cast in stato di grazia e da intuizioni che echeggiano Tarantino e Rodriguez senza mai diventare imitazione. Nove giorni di riprese tra Agosto e Dicembre, pochissimi soldi ma, alla base, un entusiasmo palpabile, che si legge sullo schermo.
Un po’ Amici Miei, un po’ Soliti Ignoti: sono gli attempati protagonisti de Il Garibaldi senza barba di Nicola Piovesan, che sa reinventare con toni freschi e giocosi il classico tema della banda di aspiranti criminali alle prese con un colpo grosso. Il film si avventura con coraggio nel territorio del grottesco e del paradosso, in un crescendo rossiniano che trova l’apice nel sorprendente finale. Puro genio comico al servizio di un pubblico piegato in due dalle risa.
Ognuno dei cinque corti del Pacchetto Arancione ha riscosso un notevole successo sia in Italia che all’estero, ottenendo svariati riconoscimenti che, speriamo, possano aiutare registi e compagnia bella a estendere anche al lungometraggio la loro originale poetica. Perché di idee ce ne sono, in questi cinque piccoli film, e pure tante.
L’uscita di Pacchetto Arancione nelle sale del circuito di Distribuzione Indipendente (clicca qui per l’elenco) è fissata per il 20 Aprile. Contemporaneamente, la raccolta sarà disponibile on demand sulla piattaforma web Own Air, da cui è possibile scaricare anche Pacchetto Viola.
© RIPRODUZIONE RISERVATA