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Paolo Sorrentino presenta Parthenope a Cannes 2024: «Un film su due misteri: la donna e Napoli»

Il regista racconta la vita di Partenope, una ragazza che ha lo stesso nome della città antica progenitrice di Napoli ma non è né una sirena né un mito. La storia articola in un periodo compreso tra il 1950, anno della sua nascita, e i giorni nostri. Nel ricco cast, accanto alla protagonista Celeste Dalla Porta, anche Gary Oldman

Paolo Sorrentino presenta Parthenope a Cannes 2024: «Un film su due misteri: la donna e Napoli»

Il regista racconta la vita di Partenope, una ragazza che ha lo stesso nome della città antica progenitrice di Napoli ma non è né una sirena né un mito. La storia articola in un periodo compreso tra il 1950, anno della sua nascita, e i giorni nostri. Nel ricco cast, accanto alla protagonista Celeste Dalla Porta, anche Gary Oldman

Parthenope Sorrentino set

Al 77esimo Festival di Cannes è finalmente arrivato il giorno di Paolo Sorrentino, l’unico regista italiano nel Concorso principale che passa oggi sulla Croisette nuovamente nella sua abituale data portafortuna, il 21 maggio. A tre anni di distanza da È stata la mano di Dio, il cineasta napoletano ha scritto e diretto Parthenope, che racconta la vita di Partenope, una ragazza che ha lo stesso nome della città antica progenitrice di Napoli ma non è né una sirena né un mito. La storia articola in un periodo compreso tra il 1950, anno della sua nascita, e i giorni nostri, attraverso alcuni momenti chiave come il colera, le contestazioni studentesche, il terremoto, fino allo scudetto del Napoli del 2023, ritrovato dalla squadra partenopea dopo 33 anni.

«Il personaggio di Partenope l’ho cercato molto strada facendo, in corso d’opera. Il lavoro con gli attori più giovani è stato fatto attraverso prove e tentativi, cercando anche di conoscere chi erano loro – spiega Sorrentino alla stampa italiana riunita a Cannes -. In questo film non ci sono nostalgia e malinconia come in passato, ma l’elemento del passaggio dell’età. La verità non fa parte della giovinezza, se si presenta è un incidente di percorso che in quella fase della vita viene rimosso immediatamente: nella giovinezza ci si abbandona al racconto epico di sé, si immagina di essere qualcosa, si balla da soli davanti allo specchio. Quando si cresce invece si passa dalla vita estetica alla vita etica come diceva Kierkegaard, si diventa adulti, si fanno mille tentativi per uscire da se stessi, non ci si riesce e l’unica possibilità che rimane è quella di meravigliarsi ancora».

Parthenope

«Paolo mi ha detto di cercare la libertà sempre, in ogni scena, e ciò coincide con lo spirito di Parthenope che fa delle scelte che la portano a sbagliare, a riflettere, a rimanere sola», dice Celeste Dalla Porta, attrice 26enne scelta nei panni della protagonista, mentre Sorrentino non lo definisce “una lettera d’amore a Napoli“: «Le lettere d’amore non sono mai stato in grado di scriverle. Voleva essere un film su due misteri, uno era la donna e l’altro Napoli. Ho rinunciato fin da subito all’ambizione di raccontare una donna, perché non penso fosse mio compito come uomo farlo, ma ho cercato di mettere in relazione il lato femminile di me con quello di un personaggio femminile. Sul tema dello scorrere del tempo gli uomini mettono sempre in ballo il loro proverbiale infantilismo, come se l’argomento non li riguardasse, mentre con le donne mi sono trovato più in sintonia su quest’aspetto. Il dolore e la seduzione sono due forme di comunicazione che permettono agli esseri umani di entrare in immediatamente in contatto, di saltare tutte le sovrastrutture che usiamo ogni giorno per cercare di dire cose intelligenti.»

Nel cast anche Gary Oldman, che interpreta lo scrittore John Cheever: «Ho manifestato il mio desiderio di lavorare con Sorrentino a livello universale e ai quattro venti. Sono un grande ammiratore dei suoi film da tanto tempo, ha una capacità unica di racconto e di tenere insieme per immagini le sue storie. I suoi personaggi sono belli sempre, anche nei difetti e nelle virate grottesche, c’è filosofia, spirito, umorismo, umanità. Quando mi sono trovato sul set a Capri ho dovuto pizzicarmi per realizzare di essere davvero lì. Ora sono nel periodo più felice della mia vita, ma c’è stata una fase in cui ho conosciuto la malinconia, la solitudine e sull’alcolismo con Cheever avremmo potuto fare a gara di bevute.»

Parthenope

Riguardo il suo personaggio si esprime così Stefania Sandrelli: «Cerca ancora una vertigine. Per tanti anni ha fatto la brava, è andata a letto presto, ma ora capisce che la vita non la riguarda e quindi guarda altrove. Si aspetta di stupirsi ancora e credo che questa cosa la accontenti», mentre Luisa Ranieri afferma: «Il mio personaggio è un’attrice disillusa, sul viale del tramonto, frustrata dalla sua condizione artistica e da ciò che voleva essere da giovane e non è stata. Per me che sono solare era una bella sfida». Tra le star femminili del film c’è anche Isabella Ferrari: «Da piacentina avevo paura per l’accento napoletano, anche se in un’altra vita mi piacerebbe rinascere napoletana, che è una lingua che mi seduce ma mi sfugge. Non dirò cosa ho utilizzato di me per fare Flora Malva, ex attrice abbandonata e sola, per un discorso di pudore, ma è una donna la cui enorme solitudine in qualche modo ti emoziona. Paolo durante la lavorazione ti dice delle cose anche semplici, ma che ti entrano dentro». 

Parthenope

A chi lo interroga sul tema del sacro, Sorrentino risponde infine: «Siccome non so come definirlo, direi che è sacro ciò che segna la vita di un individuo e viene ricordato. Molti antropologi hanno detto e spiegato come a Napoli il profano è un’altra parte del sacro, un suo serbatoio, sicuramente molto meglio di come possa fare io. Il ruolo di Silvio Orlando ancora molto il film al realismo, è simbolico ma esemplificativo di un’anima di Napoli, una figura paterna.»

Il cast completo di Parthenope arruola, in ordine alfabetico: Dario Aita, Celeste Dalla Porta, Silvia Degrandi, Isabella Ferrari, Lorenzo Gleijeses, Biagio Izzo, Marlon Joubert, Peppe Lanzetta, Nello Mascia, Gary Oldman, Silvio Orlando, Luisa Ranieri, Daniele Rienzo, Stefania Sandrelli e Alfonso Santagata.

Il film, girato tra Napoli e Capri, è una co-produzione Italia-Francia. Scritto e diretto da Paolo Sorrentino. Un film Fremantle prodotto da The Apartment Pictures, una società del gruppo Fremantle, e Pathé in associazione con Numero 10, in associazione con PiperFilm e Saint Laurent. I produttori sono Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures, una società di Fremantle; Anthony Vaccarello per Saint Laurent, Paolo Sorrentino per Numero 10 e Ardavan Safaee per Pathé. Douglas Urbanski è il produttore esecutivo.

Il direttore della fotografia di Parthenope è Daria D’Antonio, il Costume Artistic Director è Anthony Vaccarello per Saint Laurent, il costumista è Carlo Poggioli, il montatore è Cristiano Travaglioli, lo scenografo è Carmine Guarino, il casting è di Annamaria Sambucco e Massimo Appolloni.

Pathé cura le vendite internazionali del film e lo distribuirà anche in Francia e Svizzera. A24 distribuirà il film in Nord America. In Italia Parthenope sarà distribuito da PiperFilm.

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